Ticino e Grigioni

Il giovane violento condannato a 7 anni

La sentenza nei confronti del 22enne a processo per tentato omicidio intenzionale, lo scorso anno, all’esterno di una discoteca a Lugano e sequestro di persona a Vezia

  • Ieri, 17:59
  • Ieri, 20:29
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7 anni di carcere per rapimento e rissa

Il Quotidiano 16.09.2025, 19:00

  • Tipress
Di: SEIDISERA/C.Luzzani/Spi 

Sette anni e trattamento ambulatoriale obbligatorio. È questa la sentenza pronunciata martedì pomeriggio dal giudice Curzio Guscetti nei confronti di un 22enne che, per il pestaggio a Lugano, è stato riconosciuto colpevole di tentato omicidio intenzionale per dolo eventuale aggravato, ma anche di rissa. Per i fatti di Vezia è stato invece riconosciuto colpevole di rapimento qualificato. L’episodio più grave riguarda i calci sferrati dall’imputato alla testa di un altro giovane fuori dalla discoteca Blu Martini di Lugano.

La corte ha riconosciuto alcune attenuanti come la giovane età dell’imputato, le conseguenze che una simile pena avrà sul suo futuro e il graduale riconoscimento delle proprie responsabilità. Come aggravante invece la corte ha evidenziato una particolare specifica recidiva con un’escalation di gravità e violenza e questo nonostante il giovane fosse già stato giudicato per altri casi di violenza. La corte auspica che questo sia un punto di partenza e non di arrivo.

Davanti alla Corte delle Assise criminali di Lugano lunedì si è parlato di questa violenza, avvenuta il 6 luglio dello scorso anno, ma anche delle botte nei confronti di uno sconosciuto che doveva dei soldi ai conoscenti del 22enne. Il caso è quello del rapimento a Vezia nel 2023, per il quale sono già stati condannati in due. 

Il procuratore pubblico Simone Barca aveva chiesto una condanna a 8 anni e mezzo di carcere da espiare e un trattamento ambulatoriale, perché secondo un perito sussiste un alto rischio che il 22enne commetta ancora reati contro l’incolumità delle persone. 

In aula giovane ha ammesso praticamente tutti i fatti che gli vengono imputati, ma ha detto di non aver mai voluto colpire alla testa il coetaneo al Blu Martini. Il suo legale, infatti, ha contestato l’accusa di tentato omicidio per dolo diretto, perché secondo lui non ci sono elementi per dire che voleva la morte della vittima. Ha quindi chiesto una pena di cinque anni e mezzo e un trattamento ambulatoriale in generale. Per l’avvocato Stefano Stillitano, il 22enne non è un mostro, ma una vittima della sua psicosi e di compagnie sbagliate. 

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Giovani violenti e il rischio recidiva

SEIDISERA 16.09.2025, 18:00

  • GettyImages (foto d'archivio)
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RG delle 12.30 del 15.09.25, il servizio di Francesca Calcagno

RSI Info 15.09.2025, 12:52

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