Ticino e Grigioni

Il grido d’aiuto delle regioni di montagna

Il Gruppo svizzero che si occupa di queste realtà si è incontrato in Ticino - Tra le priorità i servizi universali che comprendono la banda larga, la posta e i media

  • 2 luglio, 20:01
02:35

Le aree montane alzano la voce

Il Quotidiano 02.07.2025, 19:00

Di: il Quotidiano/M.Mar. 

Il Gruppo svizzero per le regioni di montagna (SAB), si è riunito in Ticino con l’obiettivo di non fermarsi ai proclami. Per assicurarsi un futuro infatti, le regioni di montagna hanno stabilito delle priorità, dette universali, che vanno dai servizi postali alla banda larga.

“Nessuno vuole stabilirsi nelle regioni di montagna se non è possibile usufruire della banda larga, della posta o dei media”, ha dichiarato al Quotidiano della RSI Thomas Egger, direttore del SAB. Per questo motivo “lottiamo per il servizio universale, media compresi”, cosa molto importante per il Gruppo e per cui Egger spera “non ci sarà un referendum”. Al momento le Camere federali hanno votato per un rafforzamento della stampa scritta regionale.

Le preoccupazioni del SAB riguardano anche la posta, poiché chi vive nelle regioni a scarsa densità di popolazione rischia di non ricevere più gli invii postali ogni giorno. “Ci attendiamo che il Consiglio federale riveda questa proposta”, ha riferito Stefano Rizzi, membro del Gruppo, perché questa “prevede una riduzione molto importante della consegna di lettere e giornali nelle regioni più periferiche”. Nel 2021 però, “il Parlamento aveva detto che deve rimanere garantita”.

Le regioni di montagna si sentono perciò messe da parte, a volte anche quando vengono colpite da catastrofi naturali. Pius Kaufmann, presidente del SAB, ha comunicato che “la Confederazione garantisce l’intervento dell’esercito e altro”, ma “non esiste in Svizzera una base legale che permetta di agire immediatamente in caso di catastrofi, anche a livello finanziario”. Per questo motivo “Il Centro ha inoltrato due mozioni, una per chiedere una base legale che colmi questa lacuna”, e “l’altra per la creazione di un fondo specifico”. Non si sa dove e quando le regioni di montagna ne avranno bisogno, ma “sappiamo che prima o poi ci serviranno entrambe”, ha concluso Kaufmann.

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare