I negoziati e le discussioni per giungere a un’intesa giuridicamente vincolante con gli Stati Uniti sui dazi non sono ancora entrati nel vivo, ma le pressioni sulla Svizzera stanno aumentando: Washington chiede che l’accordo venga concluso entro il 31 marzo 2026. In caso contrario, gli Stati Uniti intendono “riesaminare e riconsiderare, se necessario” i tassi attualmente applicati a Berna.
Secondo un documento del Rappresentante Commerciale degli Stati Uniti – non ancora pubblicato ufficialmente, ma disponibile sul Federal Register da giovedì –, Washington punta a dare seguito alla dichiarazione d’intenti firmata il 14 novembre 2025, trasformandola in un accordo bilaterale con valore giuridico. Il testo chiarisce inoltre che la riduzione dei dazi doganali dal 39% al 15% non è automatica: essa è concessa “a condizione e con l’aspettativa” che l’intesa preliminare venga formalizzata in tempi rapidi, consolidando così gli impegni presi tra le parti.
La precisazione del DEFR
Il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) ha precisato che la data indicata dagli Stati Uniti non corrisponde al termine per la ratifica dell’accordo, ma solo alla conclusione dei negoziati. In una comunicazione, il portavoce del DEFR Markus Spörndli ha ricordato che questo obiettivo era già stato definito nella dichiarazione d’intenti congiunta del 14 novembre, che prevede di avviare immediatamente le trattative e, se possibile, chiuderle entro il primo trimestre del 2026, fatte salve le procedure interne di ciascun Paese.
Il Parlamento verso la ratifica dei dazi USA
SEIDISERA 15.12.2025, 18:00
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