Cinquantamila metri quadrati di verde trasformati in una galleria a cielo aperto: è questo lo scenario dell’openArt di Roveredo (GR), che ha inaugurato sabato sera la sua 25esima edizione con il suo annuale vernissage. L’esposizione, nata nel 2001 per iniziativa dello scultore Luigi A Marca, celebra quest’anno un quarto di secolo di arte all’aperto, con opere che spaziano dal legno al ferro, dalla pietra alla plastica, fino alla ceramica, alla fotografia e al video.
Luigi A Marca, artista nato a Zurigo ma di origini mesolcinesi, ha acquistato la proprietà nel 1989. Dopo gli studi alla Parsons School of Visual Arts di New York e l’influenza del maestro Arman, ha dato vita a un progetto che negli anni è cresciuto esponenzialmente: dalla prima mostra con 17 artisti, si è passati a 37, poi 57, fino agli attuali 70 selezionati tra oltre 450 candidature provenienti da 14 nazioni.
Tra i nomi di rilievo figurano Daniel Spoerri, Arman, Mimmo Rotella, Alfonso Hüppi e Pavel Schmidt, solo per citarne alcuni. In totale, circa 400 opere punteggiano il grande parco.
Il 6 settembre si terrà una grande festa per celebrare i 25 anni della mostra, alla quale sono stati invitati tutti gli artisti che hanno partecipato nel corso delle edizioni passate, in un tributo collettivo alla scultura contemporanea.