Il Ministero di Grazia e Giustizia italiano rivuole il ritratto di Isabella d’Este, attribuito a Leonardo da Vinci, e sotto sequestro a Lugano dal 2015. Lo riporta mercoledì il Corriere del Ticino, precisando che le autorità italiane hanno scritto nei giorni scorsi a Berna per chiedere ufficialmente la riconsegna della tela.
La richiesta fa seguito alla decisione della Corte di Cassazione di Roma che nel febbraio di un anno fa aveva rigettato il ricorso della proprietaria, Ermidia Cecchini, condannata in primo e secondo grado di giudizio a un anno e due mesi di carcere per esportazione illegale d’opere d’arte, che aveva chiesto l’annullamento della sentenza e l’inapplicabilità della confisca del capolavoro.
La signora Cecchini, che il giornale ricorda essere "una pensionata settantenne originaria di Pesaro (ma con residenze a Lugano e Montecarlo)", ha sempre detto che il dipinto era della sua famiglia dal 1913. Sarebbe stata infatti sua nonna a portarlo in Svizzera decenni fa, quando non esisteva la legge italiana che vieta l’esportazione di capolavori.
EnCa