E’ notevole il contributo che le Alpi possono dare ad Expo 2015, perché temi come alimentazione, acqua ed energia sono da sempre declinati dalle alte terre con punte di eccellenza e innovazione.
Questo il concetto emerso a Sondrio martedì al termine del summit a porte chiuse a cui hanno partecipato alcuni rappresentanti della Convenzione delle Alpi (tra loro Markus Reiterer, segretario generale) e della Convenzione dei Carpazi (rappresentata da Filippo Montalbetti), insieme ad autorità locali, lombarde e poschiavine.
Un primo passo, ma determinante per mettere a punto strategie in vista della Fiera. Il palcoscenico milanese tra due anni avrà una risonanza mondiale e la montagna, anche se non potrà contare su un padiglione ad hoc, proporrà una “chiave di lettura” in grado di sottolineare gli aspetti peculiari del territorio.
“Bisognerà fare in modo che il contesto montano si ritrovi in ogni singolo tema trattato, ad esempio sottolineando come 60 milioni di abitanti dipendano per l’acqua proprio dalle Alpi”, ha tenuto a dire il presidente del Comitato permanente della Convenzione Paolo Angelini che auspica ora collaborazione tra gli Stati membri.
“La sinergia Italia-Svizzera, e quella ancora più specifica tra Valtellina e Valposchiavo sono specchio di una cooperazione transnazionale capace di portare la “macroregione” alpina alla ribalta come insieme organico ed unitario” , ha dichiarato il presidente della Regione Valposchiavo Cassiano Luminati, al fianco di Silvia Jost, focal point della Svizzera presso la Convenzione delle Alpi.
L’incontro valtellinese è frutto di un patto sancito a Poschiavo un anno fa in occasione di Alp Week che lanciò la sfida di Expo 2015.
Antonia Marsetti
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Il servizio di Antonia Marsetti
RSI Info 02.10.2013, 09:32