“La partita si sente sempre e, come ben sanno gli allenatori, non ci sono partite facili e il risultato si ottiene sempre alla fine”. È con una metafora calcistica che il direttore artistico del Festival del film di Locarno, Giona A. Nazzaro, ha commentato ai microfoni del Telegiornale l’inizio, oggi, della 78esima edizione della kermesse cinematografica. Il cuore tematico di questa edizione, ha spiegato, sono “memoria, erranza e seduzione”.
Sulle rive del Verbano, fa sempre piacere accogliere anche grandi star e a riguardo Nazzaro ha affermato: “Sono convinto che a Locarno le star siano i film, ma in quanto persona che ama il cinema in tutte le sue espressioni, ritengo che le star siano essenziali per conservare la memoria del cinema. Se noi oggi sappiamo cos’è stato Hollywood è perché abbiamo avuto Clark Gable, Claudette Colbert, Gary Cooper… Sono estremamente felice che (a Locarno, ndr.) arrivino star come Emma Thompson, Lucy Liu oppure delle star fuori dai canoni come Golshifteh Farahani o le super star come Jackie Chan”.
Giona A. Nazzaro, in un’altra intervista diffusa dal Radiogiornale, ha poi spiegato che a caratterizzare la 78esima edizione saranno anche i temi dell’identità e dell’appartenenza, “che si trovano in vari film, in un mento in cui si ridiscutono confini e le guerre minacciano la nostra incolumità”.
Questa sera a dare il là alle proiezioni in Piazza Grande, sarà la pellicola “Le Pays d’Arto”, che ripercorre attraverso i suoi protagonisti i conflitti che hanno caratterizzato la storia recente dell’Armenia. Sempre questa sera in Piazza Grande, verrà consegnato l’Excellence Award Davide Campari all’attrice franco-iraniana Golshifteh Farahani.