Un’iniezione di soldi e forze fresche nella Giustizia: 3,6 milioni di franchi per l’ammodernamento informatico, l’introduzione di quattro nuovi sostituti procuratore pubblico e l’adesione alla Convenzione tra Cantoni e Confederazione per l’armonizzazione della giustizia penale.
Un pacchetto, quello approvato lunedì sera dal Gran Consiglio ticinese, che ha lo scopo di sgravare i carichi di lavoro dei procuratori, in particolare con la reintroduzione dei sostituti. Una misura necessaria, ha ricordato in aula la relatrice Sabrina Gendotti: “I commenti del procuratore generale e del Consiglio della Magistratura, contenuti nel Rapporto 2024, mostravano un importante carico di lavoro dei magistrati. Nonostante il notevole impegno nel ridurre le giacenze, infatti, ogni magistrato gestisce oltre 500 incarti l’anno, più del triplo rispetto ai colleghi degli altri Cantoni”.
Carichi di lavoro e tempi che saranno migliorati anche grazie alla completa digitalizzazione della giustizia che avverrà entro i prossimi otto anni. Ancora Gendotti: “Questo è un passo indispensabile per affrontare il sovraccarico cronico dell’autorità, ridurre i tempi d’attesa che oggi supera l’anno e garantire che i processi possano essere fissati entro sei otto mesi, per garantire il principio di celerità, nonché di credibilità delle sanzioni”.
Radiogiornale delle 24.00 del 06.10.25, il servizio di Umberto Gatti