Permessi per frequentare allenamenti e competizioni, insegnanti che aiutano l'allievo a organizzarsi al meglio, orari compatibili con l'attività sportiva, documentazione della lezione online, corsi di ripetizione: sono fra le misure a disposizione in Ticino dei ragazzi che vogliono conciliare una pratica agonistica ad alto livello con l'impegno scolastico, un tema che torna d'attualità a ogni ripresa dopo le vacanze estive ma per il quale "manca ancora un concetto e bisogna fare dei compromessi", secondo Alessandro Mangiarratti, allenatore del Team Ticino calcistico U18. Non ne risente tanto l'attività sul campo, "quanto i tempi di recupero fisico e mentale. La conseguenza è lo stress".
La responsabile della scolarizzazione di talenti sportivi e artistici, Francesca Pedrazzini-Pesce, conferma: "sono ragazzi molto sollecitati, che devono imparare a sfruttare ogni minuto libero". La scuola è in difficoltà anche per il numero crescente degli studenti che hanno bisogni di questo genere e delle discipline rappresentate, con esigenze variegate che non possono essere tutte soddisfatte. Fra le possibili strade per il futuro, quella sperimentata al liceo di Locarno, spalmato per i giovani sportivi su 5 anni invece che su 4.
CSI/pon