Ticino e Grigioni

La canicola si fa sentire anche nei pronto soccorso

Nel mese di giugno, l’Ente ospedaliero cantonale ha superato i 7’600 accessi - Roberta Petrino, primaria di medicina d’urgenza: “Sono numeri importanti e che ci fanno allarmare”

  • Oggi, 18:00
Interno OBV

A fine giugno 4 pazienti su 10 sono stati ricoverati

  • Ti-Press (foto d'archivio)
Di: SEIDISERA/ATS/M.Mar. 

La canicola sta esercitando la sua pressione anche sui pronto soccorso dell’Ente ospedaliero cantonale ticinese (EOC). Nel solo mese di giugno sono stati superati i 7’600 accessi, che sono pari ad un aumento del 10% rispetto al 2024. Nei primi giorni di canicola, verso la fine del mese scorso, la problematica si è accentuata e 4 pazienti su 10 sono stati ricoverati. La primaria di medicina d’urgenza dell’EOC, Roberta Petrino, ha parlato di questa situazione ai microfoni di SEIDISERA.

I dati dell’ultimo periodo hanno sorpreso la primaria, “perché sono numeri importanti e che ci fanno allarmare”, anche perché si può vedere “un rapporto causa effetto abbastanza evidente”. Le strutture dell’EOC hanno avuto un “tasso di occupazione oltre il 90% praticamente tutti i giorni”, ha spiegato Roberta Petrino, questo “vuol dire che per la stagione è molto alto”.

Questa prima ondata “è stata abbastanza pesante”, ha osservato la dottoressa, in quanto “abbiamo registrato tanti pazienti”, e “il picco è stato proprio durante il weekend, in particolare nel Sottoceneri, dove abbiamo raccolto una trentina di casi solo nel fine settimana”, casi che “possono essere tranquillamente correlati all’esposizione al caldo”.

Il caldo non è però un pericolo solo per le generazioni più anziane, ma lo è “assolutamente per tutti, perché noi siamo degli organismi che vivono bene esposti a determinate temperature”. Inoltre quest’anno si è registrato anche un aumento dei traumi, perché “le persone giovani non rinunciano a fare attività fisica o ad andare a camminare in montagna”, perciò “ad un certo punto si può accusare il momentaneo colpo di calore che magari fa girare un po’ la testa, si fa meno attenzione, si mette il piede nel posto sbagliato e si cade”.

Per combattere il caldo torrido, sostiene Roberta Petrino, nelle città si potrebbero “istituire i cooling points, ovvero i luoghi di rinfresco, dove viene nebulizzata l’acqua, ci si mette sotto e ci si raffredda un pochino”. Inoltre c’è bisogno di “fontanelle che erogano dell’acqua fresca per poter bere”. Quando non c’è un’alternativa bisogna “portare le persone, gli anziani nei centri commerciali, nei supermercati, nei posti dove c’è l’aria condizionata”, conclude Roberta Petrino.

SEIDISERA 04.07.2025

Allerta revocata

L’allerta canicola nel Canton Ticino viene revocata venerdì sera alle 20:00. I Cantoni di Vaud e Ginevra hanno invece annunciato la deroga dei piani per l’emergenza per le 18:00. La decisione è stata presa dal Dipartimento vodese della sanità e dell’azione sociale (DSAS) e dal Servizio del medico cantonale di Ginevra (SMC), dopo che MeteoSvizzera ha riferito di un’attenuazione delle temperature roventi dal pomeriggio. Nonostante ciò, l’SMC insiste sull’importanza delle precauzioni anticaldo.

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