Ticino e Grigioni

La riserva verde della Val Marcri è realtà

Dopo anni di gestazione, sabato è stato inaugurato in Bassa Leventina un progetto che arriva da lontano e che riunisce tre patriziati con un valore importante per l’ambiente, la ricerca e il turismo

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Inaugurata la riserva forestale della Val Marcri

Il Quotidiano 23.08.2025, 19:00

Di: SEIDISERA/Il Quotidiano/sdr 

Dopo trent’anni di gestazione la Riserva forestale della Val Marcri è realtà, un risultato ottenuto dalla collaborazione tra i patriziati di Personico, Bodio e Pollegio con chiari obiettivi naturalistici, scientifici e ricreativi. La riserva in Bassa Leventina occupa 1’500 ettari, oltre 2’000 campi da calcio, con un forte potenziale turistico come evidenziato dal servizio del Quotidiano.

Il punto più basso della Riserva forestale è a 900 metri d’altitudine, il più alto a 2’300. In mezzo ettari di boschi tra faggi, abeti, ontani e larici, una lunga rete di sentieri, laghetti e rivoli d’acqua, fra le tre valli laterali sospese di Marcri, Nedro e D’Ambra.

Sabato circa 200 persone di ogni età hanno festeggiato a tre ore e mezzo di cammino da Personico - a 1’740 metri di altitudine - la realizzazione di questo progetto iniziato tanto tempo fa.

“L’idea della riserva l’abbiamo avuta negli anni Novanta - ha riferito Flavio Tognini, già membro della Commissione cantonale riserve forestali - quando abbiamo scoperto una valle sospesa, dal paesaggio incantevole e dai boschi di grande valore naturalistico. Particolarità è che tre patriziati si sono uniti in questo progetto che ha portato poi alla creazione di una delle riserve forestali più grandi del Ticino”. Remo Guzzi, presidente del Patriziato di Personico, ha aggiunto che non è stato così difficile unirsi. In fondo - ha spiegato alla RSI - “i tre patriziati sono formati da persone che amano la montagna, hanno il loro rustico e l’hanno vista lunga”. Di attuale proficua collaborazione, ha parlato anche Stefano Borsini, presidente del Patriziato di Bodio.

Ora vi è la possibilità di monitorare quello che è lo sviluppo di un ecosistema boschivo per i prossimi cinquant’anni senza l’influsso umano e imparare dalla natura quelli che sono i processi che regolano questo sviluppo, come sottolineato all’inaugurazione da Aron Ghiringhelli dell’Ufficio forestale del 2° circondario. Il progetto ha anche un importante impatto sul turismo.

La riserva è stata finanziata per 1,4 milioni di franchi da Cantone e Confederazione, per indennizzo e manutenzione dell’area, che comprende pure una quindicina di rifugi a disposizione degli amanti della montagna.

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