È stata comunicata nel tardo pomeriggio di venerdì la sentenza nel processo Belfor per la truffa multimilionaria ai danni delle assicurazioni, in cui venivano gonfiate le fatture per lavori di ripristino degli edifici dopo sinistri. Di 4 milioni di franchi il danno complessivo ripartito su oltre un decennio.
Alla sbarra c’erano nove imputati, ma sette di loro hanno raggiunto un accordo di condanna con la procura. L’attesa odierna era quindi soprattutto per i due assicuratori coinvolti nei raggiri. Entrambi sono stati riconosciuti colpevoli di truffa per mestiere, amministrazione infedele e corruzione passiva. Condanne complessive per oltre 30 anni sono state distribuite ai nove dalla Corte delle Assise criminali.
Il 59enne, reo confesso, è stato condannato a una pena di 3 anni (di cui 24 mesi sospesi). L’uomo aveva intascato 600’000 franchi accettando e rimborsando fatture gonfiate. Se avesse accettato la proposta di accordo della procuratrice sarebbe stato condannato a 3 anni e 8 mesi.
L’altro esperto di sinistri, 61enne, che in aula ha negato i fatti, è stato invece condannato a una pena di 4 anni e 8 mesi. La sua corruzione passiva consisteva in prestazioni e non in denaro. I dirigenti della succursale ticinese di Belfor gli avrebbero fatto diversi regali e si sarebbero impegnati nella ristrutturazione della sua abitazione.
Infine, il giudice Amos Pagnamenta ha confermato l’accordo trovato tra l’accusa e le difese, ma modificato alcuni punti dell’atto d’accusa. Le pene nei confronti dei sette imputati vanno dai 14 mesi ai 6 anni di carcere. La pena più elevata è stata inflitta al titolare della succursale Belfor di Lumino, come organizzatore del sistema; 5 anni invece al fratello e anche alla direttrice dell’azienda interinale che prestava la manodopera a Belfor.

Caso Belfor a processo
Il Quotidiano 01.12.2025, 19:00





