Mettono a disposizione il loro tempo, gratuitamente, per dare un contributo alla società. Stiamo parlando dei volontari, ai quali è dedicata la giornata del 5 dicembre e sarà dedicato l’intero 2026. Volontari come Wilma e Angelo Fumagalli: lei va nelle case per anziani, lui l’accompagna e si occupa anche di trasporti sanitari. Un impegno ultraventennale. “Intanto si fanno andare le gambe e non si sta sul divano tutto il giorno”, racconta lui. “Si fa andare la testa perché bisogna tenere a mente gli appuntamenti... e ci si sente utili”, senza “cadere in quella depressione quando ci si chiede ‘cosa sono qui a fare’. C’è tanto da fare se uno vuole”.
Ha raccontato la sua esperienza al Quotidiano anche Nicolina Roellin, che da 10 anni fa compagnia a chi si sottopone alla dialisi in ospedale. Per lei “è un momento arricchente e formativo”, e dopo tanti anni di lavoro nel sociale “con la pensione non era possibile stare a casa”.
Esempi fra i tanti, perché solo a Mendrisio dove si è recata la RSI sono una trentina le associazioni che operano in ambito sociale. Ci sono mamme che si occupano di bambini, attività ricreative per anziani, volontari per organizzare pasti, supporto e sostegno a domicilio. Dal Comune ricevono sostegno logistico e amministrativo ma anche formazione. “Sappiamo che il volontariato sta subendo grandi cambiamenti, è sempre più difficile e ce lo dicono anche le associazioni stesse, avere un ricambio generazionale”, ha detto alla RSI Tiziana Madella dei servizi sociali della città. Oggi “c’è una tipologia di volontariato differente, che si mette a disposizione magari per breve tempo e senza troppi impegni in termini di continuità. Tutto questo”, spiega, “va sostenuto dall’ente pubblico”.

Giornata del volontariato
Prima Ora 05.12.2025, 18:00
Per Angelo Fumagalli, “il problema del volontariato è la paura di dire che non si ha tempo”, ma “basta dire cosa si ha a disposizione. C’è chi ha un giorno, c’è chi ha tutta la settimana”. E Nicolina Roellin si augura che “tanti giovani possano fare questa esperienza, che li forma, li fa diventare più adulti e più maturi”.
In Ticino è in salute, ma deve coinvolgere giovani e neopensionati, non essere chiamato a sostituire lo Stato
Storie personali, queste, ma in un quadro più ampio, come sta il volontariato in Ticino? In diretta a SEIDISERA, Sabrina Antorini Massa, presidente della Conferenza del volontariato sociale, ha detto che è difficile quantificare con cifre esatte un fenomeno un po’ invisibile, ma “a livello nazionale si parla di centinaia di milioni di ore di impegno e tre quarti della popolazione partecipano alla vita associativa”. Il volontariato, quindi, “resta molto solido”, anche in Ticino “dove il tessuto associativo è molto ricco” e “una componente fondamentale della comunità”. Il Covid aveva creato problemi anche in questo ambito, ma oggi si può parlare di una certa stabilità, mentre “sembra un po’ sceso” il volontariato inteso come “aiuto fra vicini e in famiglia”, a causa “dei ritmi di vita”. Per quanto riguarda il reclutamento, “c’è voglia di fare volontariato”, ma forse “come associazioni dobbiamo trovare nuovi modi di attirare le persone e coinvolgerle di più”.

Giornata internazionale dei volontari
SEIDISERA 05.12.2025, 18:00
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“Il volontariato”, ha proseguito Sabrina Antorini Massa, “è una grande risorsa anche per lo Stato più che altro perché crea vicinanza e sostiene le persone più fragili”, ma, nell’ottica dei risparmi da parte degli enti pubblici “non dove diventare un surrogato dei servizi professionali. Funziona quando integra, non quando sostituisce”. I volontari, quindi, “vanno valorizzati ma senza attribuire loro responsabilità che spettano a professionisti, istituzioni e associazioni”. E le sfide future? “Sicuramente coinvolgere i giovani, perché bisogna garantire un ricambio (non solo sul terreno) ma anche nei comitati. I giovani hanno voglia di impegnarsi ma cercano forse forme diverse, esperienze più brevi ma significative. La presidente della Conferenza cita però anche un’altra categoria alla quale rivolgere l’attenzione, quella dei neopensionati “che oggi sono molto attivi”.








