I gestori dei campeggi sulle sponde italiane del Verbano sono sul piede di guerra. In questa estate disgraziata per il settore turistico, alle difficoltà provocate dal maltempo si sono aggiunte anche quelle causate dalle istituzioni. All'acqua caduta dal cielo si è infatti sommata la nuova regolamentazione del livello del lago Maggiore. Dal 23 luglio è stato aumentato a titolo sperimentale di 25 centimetri su decisione del Comitato istituzionale dell'Autorità di bacino del Po riunito dal Ministero dell'ambiente italiano. Ciò per aumentare la riserva idrica a disposizione degli agricoltori della Pianura padana.
La nuova quota massima - fissata a 1,25 metri sopra lo zero idrometrico di Sesto Calende - è stata raggiunta in poche ore riducendo parecchie spiagge a fazzoletti. "Il danno è, evidente. A questo punto valuteremo se ci sono gli estremi per intraprendere un’azione legale per tutelare anche i diritti delle aziende turistiche" ha affermato alla "Stampa" Tranquillo Manoni, titolare dei campeggi Continental e Isolino di Verbania nonché presidente regionale dell'associazione delle strutture ricettive all’aria aperta. Il suo, afferma, è un malumore ampiamente condiviso anche dai residenti. "Il problema - sottolinea - non riguarda solo le spiagge dei campeggi, ma anche quelle pubbliche".
RED.MM/Diem