Ticino e Grigioni

Le preoccupazioni sull’asse Ticino-Berna

Situazione finanziaria, mobilità da Nord a Sud e trasporto delle merci tra i temi affrontati nella riunione tra i parlamentari ticinesi a Berna e il Consiglio di Stato

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Le preoccupazioni sull'asse Ticino-Berna

Il Quotidiano 21.05.2025, 19:00

Di: Il Quotidiano/M. Ang. 

Le preoccupazioni finanziarie per i Cantoni, la mobilità stradale da Nord a Sud e il trasporto delle merci. Sono diversi i temi di cui si è parlato oggi nella tradizionale riunione tra i parlamentari ticinesi a Berna e il Consiglio di Stato, in vista della prossima sessione delle Camere.

Tema dominante dell’incontro ancora i timori per il piano di riequilibrio del bilancio della Confederazione, che prevede di risparmiare 2,7 miliardi di franchi nel 2027 e 3,6 l’anno dopo. Il Ticino ha bocciato tutto quanto; a Berna i deputati faranno prevalere invece la posizione cantonale cantonale o dei partiti? “Quello che posso dire è che anche gli interessi del nostro cantone, comunque, in tutte le riflessioni che facciamo come deputati all’Assemblea Nazionale, giocano comunque un ruolo importante - dice alle telecamere del Quotidiano della RSI Greta Gysin, presidente della Deputazione ticinese alle Camere federali -. In questo caso, per quanto riguarda il pacchetto di tagli, ci sono sensibilità diverse all’interno della Deputazione, abbiamo però recepito e sentito quella che è la legittima preoccupazione del Consiglio di Stato“.

Da parte sua il presidente del Consiglio di Stato, Norman Gobbi, ha spiegato che in Gran Consiglio i rappresentanti dei Comuni difendono i Comuni, perché sono deputati che hanno spesso anche il ruolo di municipale, di sindaco. “A livello federale, invece, vedo che i rappresentanti dei Cantoni fanno molto più spesso gli interessi della Confederazione. Quindi vedo davvero il rischio che l’Assemblea Federale non ascolti la voce dei Cantoni”, sostiene Gobbi.

E un coro di perplessità lo suscita la riorganizzazione decisa da FFS Cargo con la soppressione delle tratte non più redditizie e la soppressione di circa 40 posti di lavoro a tempo pieno in Ticino, benché sia stato detto che non vi saranno licenziamenti. “Senza un intervento politico non riusciremo a raggiungere gli obbiettivi che il popolo ha approvato una trentina di anni fa con l’Iniziativa delle Alpi e quindi ci saranno da prendere delle misure. Posso dire che la preoccupazione è condivisa“, dice Greta Gysin.

Norman Gobbi spiega che meno offerta nell’ambito Cargo “significa più camion sulle nostre strade quindi più impatto ambientale e sociale sulla popolazione ticinese, e lo riscontriamo già. Gli assi sono fragili, soprattutto il Nord-Sud del San Gottardo e soprattutto sono già abbastanza carichi”.

Da dicembre le FFS potenzieranno i collegamenti Nord-Sud con un convoglio ogni ora.. “È di stamani la notizia che a partire dal 2026 ci saranno più fermate intercity ed eurocity a Chiasso: 3 per direzione e questo sicuramente permette di collegare meglio il Mendrisiotto al resto della Svizzera. Ed è una vittoria e un gioco di squadra della Deputazione ticinese che oggi possiamo festeggiare”, dice Gysin.

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