Ticino e Grigioni

Le quote Alpiq fanno gola

Il PLR propone l’acquisto cantonale delle azioni delle Officine idroelettriche di Maggia e Blenio

  • 11.03.2016, 18:13
  • 07.06.2023, 18:19
Acquistando le quote Alpiq, il Ticino controllerebbe anche la centrale Ofible di Biasca, la più grande del cantone

Acquistando le quote Alpiq, il Ticino controllerebbe anche la centrale Ofible di Biasca, la più grande del cantone

  • ©Ti-Press/Gabriele Putzu

Le partecipazioni in vari impianti idroelettrici che Alpiq intende vendere per riequilibrare i suoi conti fanno gola. Fanno gola al nord delle Alpi, ma pure in Ticino dove il colosso dell’energia, nato dalla fusione di Atel e EOS, possiede importanti partecipazioni nelle Officine idroelettriche della Maggia SA (12,5%) e nelle Officine idroelettriche di Blenio SA (17%).

In Vallese gli enti pubblici sono intenzionati e lo stesso potrebbe succedere in Ticino. A sollecitare il Governo e l’Azienda elettrica ticinese ad intervenire, venerdì è stato il presidente del PLR Rocco Cattaneo. In un comunicato immagina la possibilità di un’operazione cantone-comuni con il coinvolgimento delle Aziende municipalizzate di Lugano (già azioniste di Alpiq) e della Sopracenerina (in passato della stessa).

Ofima e Ofible sono partnerwerke in cui il cantone è già presente, con il 20%, al fianco di altre società del settore idroelettrico. Acquistando le quote Alpiq, il Ticino diventerebbe azionista di maggioranza relativa in entrambe, superando Axpo che, a sua volta, è oggetto di vari desideri.

Diem

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