Una locanda, un B&B e un bocciodromo. La piazza di Quartino torna ad avere la vocazione dei tempi che furono e punta a tornare a essere uno spazio d’incontro per la popolazione. Un luogo che l’ideatore di questo progetto, Luca Bolzani, proprietario de “Il Platano”, conosce bene perché - spiega alle telecamere del Quotidiano della RSI - questo è il luogo della sua infanzia. È il luogo dove ha passato momenti bellissimi. C’è una masseria, una casa di famiglia da generazioni, che Bolzani ha vissuto “proprio come deve essere vissuta una fattoria da bambino, da ragazzino, da ragazzo, con gli amici del luogo e con i nonni e gli zii che mi portavano a giocare nel vecchio campo da bocce. O meglio, loro giocavano a bocce, io guardavo”.
L’intero progetto si basa sul recupero di materiali e sul concetto di architettura del riuso. L’obiettivo era quello di conservare invece di demolire.
“Per evitare che le discariche si gonfino, per dare il tempo di rigenerarsi in ultima analisi al pianeta. E questo per permettere poi anche di innescare sistemi economici alternativi. Abbiamo anche raccolto, sempre sul territorio, in altri cantieri, parti d’opera che siamo riusciti sostanzialmente a riutilizzare e offrire loro una nuova vita”, dice Giuseppe Rossi, architetto.
Serramenti, porte tagliafuoco, elementi d’arredo. Moltissime cose qui hanno un passato. Al restauro di molti oggetti hanno collaborato anche i ragazzi della “Fondazione il Gabbiano” che, nella nuova attività, verranno coinvolti anche in ambito formativo e lavorativo. Con “Il Platano” riapre anche lo storico bocciodromo. Nuova casa della Bocciofila Verzaschese, a metà giugno ospiterà la prima competizione, il campionato svizzero individuale. “Questo bocciodromo è stato predisposto anche per gare a livello internazionale. Quello sarebbe il sogno, che spero arriverà fra qualche anno. Questa infrastruttura è un segno forte per tutto il movimento: dare la possibilità anche ai giovani di avvicinarsi al gioco delle bocce e far tornare quel “fuoco sacro” ai meno giovani, per un’attività evidentemente che non è solo competizione ma anche socializzazione”, dice Gianni Gnesa, presidente della Bocciofila Verzaschese.










