Ritratti e storie

In Ticino c’è uno spumante fatto con le mele

Tre realtà locali si sono unite per creare éppôl: un sidro spumantizzato che ha lo scopo di valorizzare le varieté antiche di mele del nostro territorio

  • 25 minuti fa
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Intervista a Mischa Heubi dell’Associazione ProFrutteti

RSI Food 25.11.2025, 13:37

  • Alessia Rauseo
  • Patrizia Rennis e Alessia Rauseo
Di: Patrizia Rennis 

Creare qualcosa di nuovo per valorizzare le antiche varietà di mele che crescono nel nostro territorio: è questa l’idea nata all’interno dell’Associazione ProFrutteti nel 2018. Da questa intuizione, e grazie alla collaborazione tra tre realtà locali, prende vita éppôl, il primo sidro spumantizzato ticinese.

Un progetto per preservare la biodiversità

Da anni l’associazione ProFrutteti lavora per recuperare varietà di frutta tradizionali presenti sul territorio ticinese, conservarle e riportarle all’attenzione del pubblico. Lo fa attraverso atelier, attività divulgative, progetti di piantumazione nei frutteti domestici e supportando gli agricoltori interessati a coltivarle o trasformarle in nuovi prodotti. Questo patrimonio genetico e culturale rappresenta il cuore del progetto.

Mele di varietà antiche ticinesi
  • Alessia Rauseo

La scintilla: una degustazione tra amici

L’idea di produrre un sidro spumantizzato ticinese nasce quasi per caso, durante una degustazione tra alcuni membri dell’associazione e dei viticoltori. «Assaggiando sidri provenienti soprattutto dalla Svizzera francese il pensiero è stato: perché non provare a farne uno anche qui in Ticino?» racconta Heubi.

L’iniziativa prende subito forma coinvolgendo, oltre all’Associazione ProFrutteti, le Cantine Riva di Besso e le Cantine Bianchi di Arogno. «Tre realtà che si conoscevano già e che, dopo le prime prove, hanno capito come migliorare il prodotto anno dopo anno. Un percorso accomunato anche dalla volontà condivisa di fare qualcosa di nuovo e particolare nel nostro territorio», spiega Heubi. 

Un processo artigianale in quattro tappe

La produzione di éppôl richiede circa 8–9 mesi e segue un percorso scandito da quattro passaggi:

  • Raccolta delle mele nei frutteti conservativi distribuiti sul territorio cantonale.

  • Produzione del mosto a Vaglio, in Capriasca, nel torchio dell’associazione.

  • Vinificazione naturale alle Cantine Riva Morcote, tramite fermentazioni spontanee.

  • Spumantizzazione alle Cantine Bianchi di Arogno, con metodo champenoise.

Il risultato è uno spumante sorprendente. «È così secco che, se uno è distratto, potrebbe non rendersi conto che è di mela», osserva Heubi «si presta bene sia all’aperitivo sia all’abbinamento con alcuni dessert.»

cantine riva
  • Alessia Rauseo

Annate diverse

Le mele utilizzate provengono dai frutteti conservativi sparsi sul territorio cantonale. «Ogni anno è un misto di varietà e questo dà una caratteristica molto specifica all’annata», spiega Heubi. Le differenze nella disponibilità delle mele, dovute alle condizioni climatiche e alla coltivazione su alto fusto, influenzano inevitabilmente il risultato: ogni versione di éppôl è quindi unica.

La disponibilità limitata di materia prima può anche ridurre la produzione. «Non tutti gli anni abbiamo una grandissima quantità di mele e non sempre riusciamo a garantire la produzione», afferma Heubi. «È un prodotto del territorio, legato moltissimo all’influenza meteorologica annuale».

Una piccola produzione ricca di significato

La produzione resta volutamente ridotta a circa 300 bottiglie all’anno. «È un prodotto nato soprattutto per mostrare cosa si può fare con le antiche varietà e per dare visibilità al progetto dell’Associazione Profrutteti», precisa.

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