L’ente turistico del Luganese (Lugano Region) ha presentato oggi (lunedì) la nuova strategia che tocca anche l’offerta di percorsi ciclabili di mountain bike. Un modo per valorizzare il territorio guardando soprattutto al mercato svizzero-tedesco. Fra i tracciati sempre più richiesti ci sono quelli per gravel, una disciplina con un mezzo ibrido, a metà strada fra la mountain bike e la bicicletta da corsa. L’annuncio è avvenuto presso l’Info Point di Via Magatti, alla presenza del campione svizzero di Cross-Country Filippo Colombo, testimonial dell’ente turistico.

Con le gravel per le vie di Carona
La strategia, basata su uno studio condotto dalla grigionese Allegra Trails e sull’esperienza diretta dell’Ente Turistico del Luganese (ETL), si concentra su tre assi principali: destagionalizzazione, sostenibilità e ospitalità.
Con oltre 400 km di tracciati, la rete di Lugano è tra le più dense della Svizzera. “La nuova strategia punta sulla manutenzione e il potenziamento dei servizi, piuttosto che sull’espansione” si legge in una nota. Questa scelta mira a garantire un’ottima fruibilità nelle stagioni intermedie, rafforzando il posizionamento di Lugano nel panorama Mountain Bike europeo. Il clima favorevole e la varietà altimetrica dei percorsi permettono infatti di attrarre ciclisti in primavera e autunno, contribuendo alla destagionalizzazione.
Per soddisfare le diverse esigenze dei visitatori, sono state identificate tre aree distinte:
Lugano, Ceresio e Basso Malcantone: percorsi facili e medi, ideali per natura, sport e relax vicino alla città
Capriasca e Valcolla: tracciati più impegnativi per gli amanti dell’avventura.
Alto Vedeggio e Alto Malcantone: zone con impianti di risalita per chi cerca adrenalina e divertimento
Tre nuovi percorsi ad anello per le Gravel
Tra le novità, spiccano tre nuovi percorsi Gravel Bike ad anello: il “Malcantone Hills”, il “Lugano Peninsula” e il “Vedeggio River”, che si aggiungono al già esistente “Lugano Gravel Tour”.
Il fenomeno Gravel
La bici gravel è una bicicletta versatile progettata per affrontare terreni misti, come asfalto, sterrato, ghiaia e sentieri leggeri. Nasce negli Stati Uniti intorno agli anni 2000, in particolare nel Midwest, dove ciclisti cercavano una bici capace di gestire lunghe distanze su strade rurali non asfaltate, tipiche delle “gravel roads”. Combina caratteristiche delle bici da strada (velocità e leggerezza) con quelle delle mountain bike (robustezza e grip), con telai robusti, pneumatici larghi (35-50 mm) e geometrie confortevoli per lunghe pedalate.
Negli ultimi anni, la gravel ha conosciuto un successo globale grazie alla sua polivalenza: è ideale per il cicloturismo, le gare di endurance e l’esplorazione su percorsi misti. La sua popolarità è esplosa in Europa e nel mondo, con eventi dedicati e un mercato in forte crescita, spinto da marchi che offrono modelli sempre più specializzati, anche elettrici.
Per migliorare l’accessibilità, è stato introdotto anche un servizio Bike Shuttle in collaborazione con 2wheels Rental & Tours, dedicato alle zone della Capriasca e della Valcolla. Inoltre, Lugano diventa la prima destinazione svizzera a offrire Uber Mountain Bike, un servizio di trasporto biciclette in collaborazione con Uber.
La strategia prevede anche il sostegno a importanti eventi sportivi come il Tamaro Trophy e il Lugano Bike Emotions. Il clou sarà rappresentato dai Campionati Europei di Mountain Bike Cross-Country, che si terranno a Rivera dal 30 luglio al 2 agosto 2026. Questo evento, dopo i Mondiali del 2003 e gli Europei del 2020, conferma Lugano come punto di riferimento internazionale per il ciclismo off-road.

Tanto spazio e promozione anche per le mountain bike
Alessandro Boni: “Gravel, ma anche enogastronomia e cultura”
Ai microfoni della RSI, il direttore di Lugano Region ha spiegato gli obbiettivi di questa nuova strategia: “Siamo convinti che natura e sport siano un settore importante di promozione del nostro territorio, che poi coinvolge a cascata i già citati nuovi percorsi gravel che faremo nel Luganese, ma anche altri due settori che sono quello dell’enogastronomia e quello dell’arte e della cultura. In questo senso abbiamo introdotto, in quelli che sono i percorsi un po’ meno impegnativi e adatti anche alle famiglie, sia delle pause per godersi buon cibo e prodotti locali, sia la possibilità di visite ad attrazioni artistiche e culturali della regione”.

Notiziario
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