“È uscita un’indicazione chiara da parte della popolazione ticinese, quindi anche Governo, Parlamento e forze politiche devono trovare rapidamente una soluzione. Possono esserci necessità tecniche, ma devono rispondere alla richiesta della popolazione, soprattutto in un sistema di democrazia diretta. Non si può tergiversare nella messa in atto di queste proposte”: così Marina Carobbio ai microfoni della RSI, doppio il doppio sì domenica in Ticino alle due iniziative popolari sui premi di cassa malati.
La consigliera di Stato socialista già si era smarcata dai colleghi di Governo appoggiando apertamente l’iniziativa del suo partito (quella del “10%”), ora chiede di non perdere tempo. Per l’iniziativa socialista, i promotori hanno previsto un meccanismo chiaro di finanziamento. Aspettare “aumenterebbe lo scollamento, che in parte esiste già, fra politica e popolazione”.
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In conferenza stampa dopo l’esito del voto, domenica, a nome del Consiglio di Stato il presidente Norman Gobbi, il responsabile del Dipartimento sanità e socialità Raffaele De Rosa e quello del Dipartimento delle finanze e dell’economia Christian Vitta avevano fatto sapere che per applicare quanto deciso dal popolo bisognerà prima vedere come finanziare le misure. I due “sì” usciti dalle urne (mentre l’Esecutivo si era battuto a maggioranza per due “no”) peseranno per 400 milioni di franchi sulle casse pubbliche.
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