Non vede più pazienti da una decina di giorni il caposervizio licenziato dall’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC), il quale aveva segnalato alla direzione procedure di lavoro lacunose. L’Ente, secondo le informazioni raccolte dalla Regione, ha interrotto il contratto di lavoro con il chirurgo e lo ha licenziato per la fine del mese di maggio. Il professionista ha contestato la decisione.
Il medico, responsabile della chirurgia della mano all’Ospedale Civico e Italiano, ha preso nota per tre anni delle procedure ritenute da lui errate: “I rischi per la sicurezza dei pazienti in chirurgia della mano sono estremamente elevati, e, a mio modesto parere, inadeguati al livello qualitativo che il servizio pubblico dell’Ente Ospedaliero Cantonale dovrebbe fornire”.
Nel rapporto vengono anche snocciolati cifre e dati classificati in nove categorie di errori. Tra le più gravi si possono citare: 28 casi di lesioni permanenti a causa delle cure (e non delle cause per cui sono stati operati), 87 casi di diagnosi errata e 34 di immobilizzazione inadeguata. Il quadro è respinto dall’EOC nella sua totalità.
Per creare questo rapporto di sicurezza, datato ad aprile 2024, il caposervizio ha studiato 147 pazienti, ai quali sono stati riscontrati ben 503 casi avversi. L’analisi evidenzia “gravissimi eventi avversi” nella chirurgia della mano e sottolinea disfunzioni a livello organizzativo, che hanno conseguenze dirette sui pazienti. Il rapporto è stato mandato alla direzione generale, ma dopo aver inviato il documento, secondo informazione de La Regione, il chirurgo ha ricevuto una lettera di licenziamento.
Prestazioni mediche colpite da ingenti eventi avversi
“La chirurgia della mano”, sostiene il caposervizio, “è gravata da numerosissimi eventi avversi, in ultima analisi dovuta alla gestione organizzativa dei nostri ospedali, che è rimasta invariata da più di un decennio”. Il trattamento dei casi legati a problematiche specifiche della mano viene eseguito “talvolta solo inizialmente, ma talvolta pure successivamente, da personale non specializzato in chirurgia della mano, ma afferente a servizi diversi”. Gli altri servizi possono essere il pronto soccorso o l’ortopedia pediatrica. Il documento segnala quindi un problema strutturale.
La risposta dell’EOC
L’Ente Ospedaliero Cantonale, in un comunicato pubblicato lunedì, ha sottolineato che “è ancora in corso l’analisi di un “rapporto”, allestito spontaneamente da un suo collaboratore, relativo ad aspetti organizzativi e clinici attualmente oggetto di approfondimento”. L’EOC ha riferito di star verificando la correttezza dei dati ripresi dall’analisi del medico in questione, per capire se abbia rispettato le disposizioni ospedaliere.
L’Ente comunica che è in atto una pendenza civile tra l’EOC ed il chirurgo, che riguarda la contestazione del licenziamento, ma che, cita il comunicato, è “avvenuta per ragioni non legate al contenuto del “rapporto”.

Un licenziamento in ospedale che fa discutere
SEIDISERA 05.05.2025, 18:00
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