Ticino e Grigioni

Metallurgia, fra problemi globali e preoccupazioni locali

Il settore deve fare i conti con l’instabilità internazionale e la politica (che la vorrebbe più “coraggiosa”) - Il punto con i rappresentanti di AM Suisse Ticino

  • 23 maggio, 21:06
  • 23 maggio, 21:12
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Sfide e incognite del settore metallurgico

Il Quotidiano 23.05.2024, 19:00

Di: Quotidiano/RSI Info

Settant’anni di storia e una sessantina di aziende affiliate (che impiegano circa 800 lavoratori): questi i numeri dell’associazione professionale della metallurgia AM Suisse Ticino. Un settore che, però, risente del complicato contesto internazionale, tormentato da guerre e instabilità politica. “Negli ultimi anni abbiamo dovuto affrontare sfide inimmaginabili” racconta Cristina Resmi, direttrice di AM Suisse Ticino, che si dice comunque felice perché, finora, la sua associazione “non ha perso affiliati e le ditte dimostrano di avere basi solide e sane”.

L’attenzione delle associazioni padronali è rivolta alla politica: se a livello federale il Governo ha dichiarato che per il settore industriale non intende applicare misure protezioniste, a livello cantonale AM Suisse raccoglie le preoccupazioni degli impresari costruttori sugli investimenti pubblici. “Mi piacerebbe che la politica cantonale fosse un po’ più lungimirante e capisse che l’investimento non è solo un costo”, afferma ancora Cristina Resmi, specificando che le imprese pagano le imposte, i salari e “possono offrire posti di tirocinio ai giovani”.

E proprio in riferimento ai giovani, Am Suisse si occupa anche delle formazione di circa 130 apprendisti. “L’apprendistato non è una formazione di serie B”, risponde ai microfoni della RSI Fabio Cameroni, presidente AM Suisse Ticino: “I ragazzi che scelgono la professione, se motivati, hanno tutte le strade aperte, con diplomi riconosciuti a livello svizzero e internazionale”.

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