Ticino e Grigioni

Diminuiscono i nuovi frontalieri: il Ticino è meno attrattivo

Il calo è legato alla doppia imposizione fiscale - Aumentano invece i lavoratori italiani che scelgono di trasferirsi nel cantone

  • Ieri, 21:22
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I frontalieri guardano all'Italia

Il Quotidiano 11.07.2025, 19:00

Di: Il Quotidiano/Cristina Ferrari/LP 

A due anni dall’entrata in vigore dell’accordo fiscale sulla doppia imposizione, aumenta il numero di potenziali frontalieri che scelgono di non varcare il confine con la Svizzera.

Circa 5’000 persone che avrebbero potuto diventare frontalieri in Ticino hanno rinunciato. “Un 20% ha rifiutato l’offerta, un dato che può sembrare ancora piccolo ma che in realtà è enorme se lo si legge alla luce del fatto che prima erano pressoché inesistenti i casi di coloro che rifiutavano le offerte di lavoro qui nel nostro cantone” ha spiegato a Il Quotidiano Andrea Puglia, vicesegretario cantonale dell’OCST.

La motivazione è principalmente economica. I salari svizzeri restano superiori rispetto a quelli italiani, ma il vantaggio si è ridotto in modo significativo. “Un cameriere qualificato che da contratto collettivo può arrivare anche a prendere 4’500 franchi lordi al mese, oggi deve conguagliare circa 9’000/10’000 euro”, spiega Puglia. “Se andiamo su salari oltre i 100’000 franchi, le tassazioni arrivano anche a superare i 20’000 euro all’anno”.

Di fronte a questa stretta fiscale, una parte dei lavoratori decide di trasferirsi in Svizzera. “Dell’80% di persone che ha accettato l’offerta di lavoro, un 10% ha deciso di accettare l’offerta di lavoro ma trasferendosi in Svizzera”, precisa Puglia. “Si tratta in particolare di persone che sono nubili oppure celibi”.

Il fenomeno ha effetti anche dal lato delle aziende. “Ci sono aziende svizzere che vogliono aprire delle unità in Italia per poter usufruire di personale italiano, magari per trasferire uffici o reparti – magari dedicati alle vendite – e quindi è una sorta di riduzione di costi”, spiega Salvatore Gallo, commercialista e revisore legale a Varese.

Quanto al trasferimento di domicilio, Gallo chiarisce: “Noi lo consigliamo e lo valutiamo solo per stipendi medio alti, quindi dai 100’000–120’000 franchi in su”.

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