Per l’autore del delitto di Morbio Inferiore – riferivamo un mese fa – il perito psichiatrico ha ravvisato una scemata imputabilità. Giovedì sono emersi i dettagli del suo rapporto.
L’uomo che il 26 novembre 2024 uccise la cognata è affetto da una grave e complessa turba psichica. La capacità di valutare il carattere illecito dei suoi atti era scemata solo in maniera lieve-media. La capacità di agire fu però totalmente soppressa da quella che il perito ha definito “una violenta scarica emotiva”. Il 68enne, conclude il dottor Carlo Calanchini, non è quindi imputabile.
Non convinta, la procuratrice Petra Canonica Alexakis ha ordinato una nuova perizia. La difesa si è opposta, ma nei giorni scorsi la Corte dei reclami penali – abbiamo appreso – ha dato ragione al ministero pubblico. Canonica Alexakis potrà dunque rivolgersi a un secondo esperto.
La vittima (domiciliata oltre confine) si era trasferita in via Campo Sportivo a causa dei suoi problemi di salute. Il disbrigo delle pratiche burocratiche aveva messo il cognato fortemente sotto pressione. Una situazione pesante per lui, che quella mattina degenerò in dramma.
Dapprima provò a soffocare la 65enne sul pianerottolo del piano superiore. Poi le fece più volte sbattere la testa contro uno dei gradini delle scale, fino a ucciderla. Assassinio il reato ipotizzato nei confronti dell’uomo, che si trova tuttora in carcere.