La visita del presidente italiano Giorgio Napolitano a Lugano è passata quasi in sordina tra la gente.
Pochi erano quelli che sapevano del suo arrivo ed ancora meno quelli che si sono spostati per vederlo. Chi si trovava all’USI, dove si è tenuta la conferenza “Il valore dell’intreccio culturale tra Svizzera e Italia”, è venuto soprattutto per curiosità, chi per vedere il Capo di Stato, chi le imponenti misure di sicurezza.
Interrogati sulle relazioni tra Svizzera e Italia, molti sono coscienti del fatto che esse si siano degradate dopo la votazione del 9 febbraio, ma sperano che possano migliorare, anche grazie a questa visita ufficiale.
Come sono i rapporti tra Svizzera e Italia in questo momento?
Pochi sono quindi d’accordo con le affermazioni del capo di Stato, secondo il quale il percorso europeo della Svizzera avrebbe subito una battuta d’arresto. A questo proposito, le persone che abbiamo interrogato, sia svizzeri che italiani, sostengono che la Confederazione debba proteggersi dall’immigrazione eccessiva e, in particolare, che il Ticino debba regolare meglio la situazione dei frontalieri.
Per Napolitano, il voto del 9 febbraio è stato un errore. Condivide questa idea?
La speranza è proprio quella che l'incontro porti ad una risoluzione della questione frontalieri, fondamentali per il Ticino, ma troppi.
È utile questa visita? Giancarlo, 76 anni
RSI New Articles 21.05.2014, 19:06
Disaccordo anche con la decisioni di Roma di mantenere sulla lista nera fiscale italiana ditte e persone svizzere, nonostante Berna ne abbia più volte chiesto la rimozione.
Marija Milanovic