Norman Gobbi, a pochi giorni dalla fine del suo mandato come presidente del Governo, si è espresso in maniera molto critica nei confronti dei negoziatori che hanno discusso il nuovo accordo di imposizione fiscale dei frontalieri fra Svizzera e Italia.
Alla richiesta del capodelegazione italiano, Vieri Ceriani, di abolire l’obbligo per i lavoratori pendolari di presentare il casellario giudiziale, il ministro ticinese ha risposto: “ Mi dimostri che con il casellario non ho permesso l’accesso al mercato da parte di un frontaliere, salvo chi aveva reati penali importanti”. È un misura di sicurezza, ha aggiunto in un’intervista pubblicata lunedì sul Corriere del Ticino: “Oggi il Ticino dà lavoro a 70'000 famiglie in Italia e questo deve avere un peso politico, che va riconosciuto".
Ceriani ha pure affermato di voler incontrare il segretario di Stato elvetico Jacques de Watteville riguardo all’Albo antipadroncini. "Serve ad arginare il lavoro nero", ha reagito il capo del Dipartimento delle istituzioni, aggiungendo che ormai nei confronti di de Wattewile non ha più "alcuna riserva di stima".
mrj