La Svizzera deve essere in grado di produrre droni militari. È la parola di un esperto: Thomas Rothacher, il vice responsabile dell’armamento presso l’Ufficio federale dell’armamento (Armasuisse), intervistato sabato dalla Neue Zürcher Zeitung. “L’idea è che le imprese sviluppino in Svizzera droni che possano anche essere esportati”, ha spiegato. Secondo Rothacher, la Svizzera potrebbe profilarsi in questo campo grazie alle sue alte scuole e alla sua industria innovativa. Tuttavia, la condizione sine qua non è l’alleggerimento delle restrittive leggi sull’esportazione di materiale bellico.

La Svizzera vuole dei nuovi droni
Telegiornale 03.10.2025, 20:00
Thomas Rothacher, poi, mette in guardia: “Il pericolo che rappresenta questa tecnologia è ancora ampiamente sottostimato”. A inizio ottobre, l’esercito svizzero ha incaricato Armasuisse di acquistare nuovi sistemi di difesa contro i droni. E Rothacher spera che saranno pronti entro giugno 2026. Secondo il vice responsabile dell’armamento, l’Europa ha preso coscienza troppo tardi del problema posto dai droni. Ha sottolineato che la difesa è più difficile che l’attacco: ogni sistema funziona in maniera differente.

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