Orsi da uccidere in Italia, "buon senso"

Gli orsi cosiddetti “problematici” devono venire uccisi già in Italia, prima che entrino in territorio elvetico: è quanto chiede il Governo cantonale grigionese, che ha invitato la Confederazione ad intervenire rapidamente presso le autorità della vicina penisola.

Si tratta di una posizione condivisa da Alessandro Della Vedova , podestà di Poschiavo, uno dei comuni più toccati dalla questione, dato che M13 – prima di venire ucciso - si era in pratica insediato in valle. “Credo si tratti di una richiesta di buon senso. Gli orsi problematici infatti si possono identificare da subito, dato che vengono dotati di radiocollare”.

Provocatoriamente gli chiediamo se non pensa si tratti di “scaricare il barile”. “No, – risponde tranquillo – mi sembra un cercare di riequilibrare una situazione che viene gestita così dagli italiani. Loro hanno le loro regole e poi se ne lavano le mani di quello che succede”. Si rende conto che si tratta di una presa di posizione forte, ma spiega che “è volta a mettere coloro che hanno voluto questo progetto davanti alle loro responsabilità”.

Ma nel caso un altro plantigrado riesca a varcare la frontiera, Poschiavo si farà trovare pronta: “Sono state adottate tutta una serie di misure (e altre sono in divenire) per cercare di tenerlo lontano dai centri abitati”. Della Vedova ci spiega che le arnie e gli apiari sono stati recintati; saranno installati cestini e cassonetti a prova di orso; verranno inoltre prese misure specifiche per la protezione delle greggi e altre sono in discussione. “Inoltre – conclude – è stata ben informata la popolazione, questione molto importante”.

Sara Matasci