"La situazione si è inasprita, abbiamo dovuto adottare nuove misure. Siamo uno dei pochi cantoni in cui il numero dei contagi non diminuisce, sono circa 100 al giorno e la metà non sa dove è entrato in contatto con il virus. Vogliamo evitare con qualsiasi mezzo la chiusura totale delle stazioni invernali, fondamentali per la nostra economia", ha detto il presidente del Governo grigionese Christian Rathgeb aprendo oggi, venerdì, la conferenza stampa.
Chiude la ristorazione per 14 giorni
Le misure concrete per contenere la diffusione del virus sono state annunciate dal responsabile dell'economia pubblica Markus Caduff e la lista pubblicata anche sul foglio ufficiale è lunga. Come già anticipato giovedì, dalle 23.00 di oggi, venerdì, fino alla mezzanotte del 18 dicembre chiuderanno ristoranti e bar (compresi quelli parte di una panetteria e nelle stazioni di servizio). Poche le eccezione, in particolare per la consegna a domicilio e il takeaway (permessi fino alle 22.00), i ristoranti degli alberghi (aperti ai soli ospiti degli stessi) e le mense.
Sono previste limitazioni anche per gli assembramenti, gli incontri e le manifestazioni, limitati a 10 persone siano negli spazi pubblici che privati. Fanno eccezioni assemblee ed eventi politici, nonché le funzioni religiose, alle quali potranno partecipare 50 persone.
Anche la cultura e lo sport dovranno fare la loro parte per ridurre i contatti, ha ricordato dal canto suo il consigliere di Stato Jon Domenic Parolini. Rimarranno chiusi quindi anche cinema, teatri, musei, oltre a centri sportivi e fitness, piscine, club e sale da concerto. Poche anche qui le eccezioni: scuole, piste del ghiaccio all'aperto, strutture degli hotel riservate ai soli ospiti, e sempre nel rispetto delle misure di protezione. Le competizioni sportive restano possibili ad alto livello.
Fino alla chiusura per le vacanze del 23 dicembre, infine, negli istituti scolastici tranne quelli per l'infanzia ed elementari ci sarà l'obbligo di mascherina su tutta l'area scolastica.
Test a tappeto
Ci sono poi "un secondo e un terzo pilastro", ha detto Caduff:da un lato l'intensificazione dei controlli e dei piani di protezione - chi non li rispetta verrà sanzionato - dall'altro quella dei test. "La strategia adottata in Austria e in Alto Adige per intensificare i tamponi sta funzionando bene, per questo ci siamo messi in contatto per uno scambio di esperienze e abbiamo deciso di lanciare un progetto pilota per la Svizzera", ha spiegato Peter Peyer. Saranno incluse nei test a tappeto che verranno effettuati in diverse regioni (Bernina, Maloja, Bassa Engadina/Val Monastero) anche la Val Bregaglia e la Val Poschiavo, quest'ultima adesso colpita "molto fortemente", ha concluso Peyer. Dall'11 al 13 novembre sarà testata tutta la popolazione su base volontaria.

Nuove misure nei Grigioni
Telegiornale 04.12.2020, 13:30