Ticino e Grigioni

Polizia ticinese, tra progetto di riforma e malessere interno

All’assemblea annuale, la Federazione svizzera dei funzionari di polizia, sezione Ticino, punta sul dialogo con la direzione per migliorare condizioni di lavoro e valorizzare la professione - Non erano presenti in sala i consiglieri di Stato Gobbi e Zali

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Federazione funzionari di polizia: tra preoccupazioni e voglia di dialogo

Il Quotidiano 28.11.2025, 19:00

Di: SEIDISERA-Romina Lara/Tieffe 

La sala era gremita venerdì a Rivera per l’assemblea annuale della Federazione svizzera dei funzionari di polizia, sezione Ticino. Sul tavolo due temi centrali: il progetto di riforma “Polizia ticinese” (messo in consultazione in estate e già criticato), e il sondaggio che, a inizio ottobre, aveva fatto emergere diverse criticità e un certo malessere legato alle condizioni di lavoro. 

“La mia aspettativa è alta, sono molto positivo. Abbiamo effettivamente visto una svolta nel modo di comunicare”, ha dichiarato il presidente Ivan Cimbri ai microfoni di SEIDISERA, sottolineando che il dialogo con la direzione ha portato alla creazione di un tavolo paritetico. “È vero, c’è stato un po’ uno shock. E la diffidenza forse non è stata ancora dissipata, però penso che si possa effettivamente fare qualcosa di buono per il corpo della polizia e forse di riflesso anche per gli altri corpi”, ha detto.

Era però assente la politica di vertice: né Norman Gobbi né Claudio Zali, al quale è ancora affidata temporaneamente la conduzione politica della polizia, erano presenti in sala. C’era invece Luca Filippini, coordinatore e segretario generale del Dipartimento Istituzioni. “Siamo comunque fiduciosi che la politica prima o poi seguirà, anzi questo è il nostro auspicio”, ha aggiunto Cimbri.

Tra le preoccupazioni, l’attrattiva della professione: “Purtroppo, oggi l’agente di polizia è paragonato con tutte le altre funzioni dello Stato e probabilmente questo è un po’ anacronistico e andrebbe corretto”, ha detto il presidente.

Sul progetto “Polizia ticinese”, la posizione resta critica: “Chiaro che anche la polizia ha un po’ di difficoltà nell’accettare le novità. Sarà probabilmente un compito anche nostro, delle forze sindacali, di promuovere queste novità nella misura in cui fossero sostenibili. Il progetto Polizia ticinese non lo era”.

Ora un gruppo di lavoro analizzerà le circa 60 prese di posizione arrivate al Dipartimento e preparerà un rapporto per il Consiglio di Stato, chiamato a decidere il futuro della riforma.

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Assemblea funzionari di polizia: il benessere sul lavoro al centro

SEIDISERA 28.11.2025, 18:00

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