Ticino e Grigioni

Quei giovani che scappano da casa

In Ticino una trentina le denunce di scomparsa riguardanti minori nel 2024 - La polizia: “Fughe brevi, ma ognuna con una sua storia”

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Quei giovani che scappano da casa

SEIDISERA 16.05.2025, 18:00

  • iStock
Di: Romina Lara 

“Non esiste un identikit del minorenne che scompare. Anche quando parliamo di disagio, c’è un ventaglio di situazioni molto eterogeneo. Ogni caso ha la sua storia e una dinamica propria”. Il capitano Marco Mombelli, a capo del reparto giudiziario 2 della Polizia cantonale, che si occupa anche di questa casistica, premette subito che non si può generalizzare. SEIDISERA lo ha interpellato dopo i recenti avvisi di scomparsa che tra la fine di aprile e l’inizio di maggio hanno riguardato alcuni minorenni, in Ticino.

Gli allarmi sono fortunatamente rientrati rapidamente, poiché - come spesso accade in questi casi - i giovani sono stati rintracciati nel giro di poche ore. Due di questi episodi riguardavano però dei giovanissimi, con età di 13 e 12 anni. Segno di un’asticella che si sta forse abbassando? Non è così per Mombelli, che rileva come si sia trattato di casi puntuali. “I numeri non permettono di identificare un vero e proprio trend”, commenta anche il giudice Damiano Bozzini, presidente della Camera di protezione in Ticino.

Le ricerche

Negli ultimi anni, secondo i dati forniti dalla Polizia cantonale, in Ticino si è registrata una sessantina di denunce di scomparsa all’anno. Si va dal “fungiatt disperso in montagna a chi scompare senza un motivo plausibile”. Sulle 61 denunce contabilizzate nel 2024, 31 riguardavano minori.

Mombelli spiega che per rintracciare queste persone, la polizia lavora sia con ricerche sul terreno affidate alle pattuglie, sia con un’attività di tipo investigativo per meglio indirizzare le ricerche stesse. La diffusione di un avviso pubblico di scomparsa da parte della polizia per un minore avviene sempre in accordo con i genitori (e lo stesso vale per la pubblicazione della foto) e se si ritiene che possa aiutare nelle ricerche.

I risvolti

Tra i casi che si osservano, ci sono minori che vanno via da casa o da un’istituzione dove sono collocati per un disagio proprio. Talvolta sullo sfondo si hanno situazioni di disagio famigliare, ma si registrano anche delle cosiddette “bravate”. “Per noi è importante stabilire il movente, ossia perché la persona è scomparsa e il contesto più in generale della scomparsa” sottolinea Mombelli, specificando che ciò è importante sia in funzione delle ricerche, ma lo è anche dopo il ritrovamento, per evitare che la fuga si ripeta. “Se si ritiene che il minorenne o la famiglia abbiano bisogno di un sostegno, di un aiuto, la situazione viene poi segnalata all’Autorità di protezione”. In seguito, le misure che si possono attuare includono per esempio una sorveglianza educativa, il fatto di impartire delle istruzioni ai genitori o la nomina di un curatore. Il presidente della Camera di protezione spiega inoltre che “nei casi più estremi può venire ordinata anche una presa a carico da parte di specialisti, che può essere di natura medica, psicologica ma anche educativa, sempre a seconda del tipo di difficoltà che sta vivendo la famiglia”.

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