Un nuovo accordo di prestazioni e un credito ponte di 50,8 milioni di franchi limitato a 2 anni. È la soluzione proposta dal consiglio di fondazione dell’ospedale di Samedan per riuscire a mantenerlo in esercizio, dopo il “no” dello scorso maggio al progetto di integrazione nell’ospedale cantonale di Coira.
Il messaggio è stato presentato a Celerina ieri, lunedì. L’accordo prevede che il nosocomio continui a fornire i servizi attuali. Ciò consentirà di guadagnare tempo per trovare soluzioni a lungo termine. Per l’ospedale dell’Alta Engadina il tempo stringe: a fine anno, infatti, scade l’accordo di prestazioni fra gli 11 comuni interessati e la fondazione sanitaria della regione. La proposta prevede che i comuni versino 27,8 milioni di franchi nel 2026 e 23 milioni nel 2027.
Su questa soluzione transitoria dovranno quindi pronunciarsi gli aventi diritto di voto. In alcuni comuni le assemblee comunali si terranno il 4 novembre. In altri, invece, si andrà alle urne il 14 dicembre. Come già in primavera è necessario il consenso di tutti i comuni.

L'ospedale di Samedan soffre
Il Quotidiano 03.03.2024, 19:00