Ticino e Grigioni

Sponde dei laghi accessibili, “meglio i piccoli passi”

Zurigo voterà un’iniziativa per riconsegnare le rive al pubblico: “Le basi legali in realtà già ci sono. Non so se accelerebbe i tempi”, spiega la capoufficio del Piano direttore

  • 21 febbraio, 18:49
  • 21 febbraio, 21:42
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Passeggiando lungo il Ceresio a Melide

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Di: SEIDISERA/RSI Info 

A Zurigo, il prossimo 3 marzo, i cittadini del Cantone voteranno un’iniziativa che punta a riconsegnare le rive del lago alla popolazione. Il tema, ad ondate cicliche, torna d’attualità anche in Ticino, dove a fornire un quadro aggiornato è la capoufficio del Piano direttore Luciana Mastrillo: “In un paragone intercantonale - spiega alla RSI - il Ticino non è messo poi così male. Il Ceresio conta circa 60 chilometri di rive, di cui 12 km sono accessibili in maniera diretta e 20 sono oggetto attualmente di diversi progetti, comunali e cantonali, di recupero. Sul Verbano abbiamo, sulla parte ticinese, circa 40 chilometri di riva, di cui 8 km sono accessibili in maniera diretta e circa 18 sono oggetto di diversi progetti in corso”.

Va tuttavia precisato, pensando alla parte mancante, che un 30% delle rive non è raggiungibile a causa della conformazione del terreno. Quanto ai progetti, questi coinvolgono sia terreni pubblici sia terreni privati, anche se le forzature non sono la via auspicata dalla capoufficio: “Meglio cominciare a realizzare dei piccoli progetti su tratti magari non estremamente compromessi dal profilo della proprietà, e poi veder maturare pian piano la mentalità favorevole nella popolazione e anche nei proprietari. C’è stato un tempo in cui le rive dei laghi venivano comprate ed erano quindi private. Adesso è giunto un tempo in cui è giusto, pian piano, restituirle al pubblico”.

La soluzione su cui voteranno gli zurighesi non appare comunque rivoluzionaria a Mastrillo: “Non so quanto questo tipo di iniziativa possa cambiare veramente le carte in tavola oggi, perché le basi legali per fare questi sentieri a lago in realtà ci sono già. Tecnicamente e giuridicamente i processi per le espropriazioni sarebbero comunque gli stessi di adesso. Non so quindi se i tempi sarebbero fortemente accelerati”.

I tempi lunghi sono probabilmente l’ostacolo più grande, conferma la funzionaria cantonale: “Questo è un problema che si riscontra in tutti cantoni e registriamo lo stesso tipo di frustrazione che può avvertire la popolazione, ma anche noi stessi come funzionari, nel vedere quanto tempo occorra per questi progetti. Ma questo è il sistema democratico svizzero e ci dobbiamo convivere”.

07:03

Zurigo vuole riconsegnare le sponde del lago alla popolazione

SEIDISERA 21.02.2024, 20:26

  • Keystone
02:12

SEIDISERA del 21.02.24, il servizio di Alain Melchionda

RSI Info 21.02.2024, 18:50

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