C’è anche il Ticino tra i cantoni che potrebbero accogliere dei bambini feriti della Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato venerdì pomeriggio il Cantone stesso con un comunicato, confermando* così la notizia da noi pubblicata secondo cui il Ticino era una delle possibili destinazioni di cura per i minori palestinesi al vaglio delle autorità. Ciò naturalmente qualora l’idea del Consiglio federale di accogliere 20 bambini e i rispettivi famigliari - idea che è stata ridiscussa oggi dallo stesso Governo - dovesse andare in porto.
Addirittura, secondo nostre informazioni, l’idea sarebbe nata e sarebbe stata tematizzata quest’estate in Ticino in un incontro tra alcuni medici e rappresentanti politici cantonali e federali. Tra gli altri cantoni al vaglio ci sono Basilea e Ginevra. I Grigioni - per ora almeno - non si sono fatti avanti. Attualmente si stanno valutando gli aspetti tecnici, finanziari e giuridici dell’operazione.
Tornando al Ticino, nella nota firmata dal presidente del Governo Norman Gobbi, si legge che il Consiglio di Stato espresso la disponibilità del Cantone a partecipare e che l’accoglienza è resa possibile “dalla collaborazione tra le autorità cantonali e l’Ente Ospedaliero Cantonale, ed in particolare l’Istituto pediatrico della Svizzera italiana”.
In Ticino, dovrebbero arrivare due minorenni.
“Un’operazione in corso”
È “un’operazione in corso” aveva dichiarato il consigliere federale Ignazio Cassis, parlando con la RSI a New York, a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Si tratterebbe appunto di una ventina di vittime con le rispettive famiglie: un centinaio di persone al massimo. I dettagli non sono ancora stati ufficialmente resi noti. Il Dipartimento federale di giustizia e polizia, contattato dalla SRF, si era limitato a confermare che l’accoglienza è all’esame delle autorità competenti, federali e cantonali.

La Svizzera accoglierà 20 bambini feriti a Gaza
Telegiornale 25.09.2025, 20:00
Non è chiaro quando avverranno le evacuazioni
Nel frattempo sono arrivate venerdì alcune precisazioni dalla autorità federali. In un comunicato si legge che: “Nel quadro di un’azione umanitaria, la Confederazione e alcuni Cantoni prevedono di accogliere circa 20 bambini feriti della Striscia di Gaza. In Svizzera, i bambini riceveranno assistenza medica in ospedali adeguati”.
La nota specifica tuttavia che, a causa della situazione nella Striscia,”non è chiaro quando potranno essere effettuate le evacuazioni”. I bambini da curare saranno selezionati in stretta collaborazione con l’OMS, che tiene un elenco dei pazienti. Un elenco che però appare lunghissimo, poiché l’OMS ha registrato circa 19 000 pazienti eleggibili per un’evacuazione dalla Striscia di Gaza e tra questi vi sono circa 4’000 bambini che rischiano la vita a causa di malattie o ferite e non possono essere curati in maniera adeguata sul posto.
Prima dell’entrata in Svizzera, si legge ancora nel comunicato, le autorità federali effettueranno dei controlli di sicurezza e una volta arrivati nella Confederazione “i bambini e i familiari che li accompagnano sottostanno a una procedura di asilo”.
La Confederazione si assumerài costi per il coordinamento e il trasporto in Svizzera, mentre i costi per l’assistenza medica dei bambini saranno coperti, su base volontaria, dagli ospedali o dai Cantoni in cui questi sono ubicati.
*Notizia modificata dopo l’arrivo dei comunicati di Confederazione e Canton Ticino