Piero Marchesi è stato riconfermato alla guida della sezione ticinese dell’Unione Democratica di Centro. Lo fa sapere l’UDC attraverso una nota stampa, in occasione del congresso ordinario annuale che si è tenuto sabato a Biasca.
Il partito ha approvato una dichiarazione d’impegno per il futuro del Cantone e per un Ticino “più libero, sicuro e prospero”. Il capogruppo in Gran Consiglio Sergio Morisoli ha criticato la gestione delle finanze cantonali, proponendo di “dare meno soldi allo Stato” e di allocare le risorse in modo più efficiente.
La granconsigliera e vicepresidente del Sopraceneri Roberta Soldati ha sottolineato la necessità di revisioni puntuali della giustizia, mentre il vicepresidente del Sottoceneri Diego Baratti ha evidenziato i ritardi nella digitalizzazione rispetto ad altri cantoni. Il consigliere agli Stati e municipale a Lugano Marco Chiesa si è da parte sua opposto al “trattato di sottomissione all’UE” (i cosiddetti Bilaterali III), difendendo la sovranità svizzera.
Infine, il presidente riconfermato Piero Marchesi ha accusato il Consiglio di Stato di limitarsi alla “pura amministrazione” e ha proposto l’UDC come forza di cambiamento. Secondo il presidente il partito si impegna su temi come lavoro, finanze, burocrazia, scuola e identità, promettendo di essere “la voce del ceto medio, delle famiglie, delle imprese e delle regioni periferiche”.

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Notiziario 13.09.2025, 15:00
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