Ticino e Grigioni

Sussidi casse malati, nuove regole dal 2026

Dal 1° gennaio i Cantoni dovranno contribuire di più alla riduzione dei premi con un obiettivo: renderli più sostenibili per le famiglie - De Rosa: “Ticino generoso, quindi non toccato”

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I Cantoni e i premi di cassa malati

Il Quotidiano 12.09.2025, 19:00

Di: Il Quotidiano/M.Mar. 

Il controprogetto all’iniziativa federale “Al massimo il 10 per cento del reddito per i premi delle casse malati”, bocciata dal popolo lo scorso anno, entrerà in vigore in Svizzera nell’anno nuovo. Tutti i cantoni, quindi, dovranno versare un contributo minimo per la riduzione dei premi di cassa malati dal primo gennaio 2026. La partecipazione dovrà essere tra il 3,5 e il 7,5% dei costi dell’assicurazione malattia obbligatoria. Così facendo se aumentano i costi, cresce pure il contributo destinato agli aiuti per il pagamento dei premi.

“Questa modifica chiama in causa soprattutto quei cantoni che dedicano meno risorse per il sostegno dei propri cittadini”, ha dichiarato al Quotidiano Raffaele de Rosa, direttore del Dipartimento sanità e socialità (TI), e “non tocca il nostro Cantone”. Il sistema di sussidio ticinese al momento supporta “oltre 110’000 cittadini ticinesi”.

Le uscite per i sussidi Ripam quest’anno superano i 420 milioni di franchi e sono in crescita dal 2020 di oltre 100 milioni. Il Governo ticinese si sentirà, quindi, più legittimato in sede di risparmi a tagliare sui sussidi di cassa malati, visto che Berna fissa un minimo e che il Ticino è già oltre? “No, non è così”, ha risposto de Rosa, poiché “il Ticino ha sempre dimostrato grande sensibilità e grande attenzione a questo tema, che tocca un numero sempre maggiore di cittadine e di cittadini”.

I Cantoni devono anche stabilire la quota massima da pagare per i premi rispetto al reddito disponibile degli assicurati. “Certamente la votazione del 28 settembre (iniziativa cantonale per il 10%, ndr) potrà dare delle indicazioni utili al Governo”, ha spiegato il capo del Dipartimento sanità e socialità, sottolineando che “il concetto di introdurre una soglia c’è già ed è stato approvato dal popolo a livello federale”. I Cantoni avranno “al massimo quattro anni di tempo per definire questa soglia”, che, se non stabilita dai Cantoni, verrà imposta dal Consiglio federale.

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