La Lega dei Ticinesi si è riunita domenica in assemblea a Rivera, al Centro di istruzione della protezione civile, per discutere il futuro del movimento, di come verrà coordinato il gruppo e della strategia politica post-elezioni comunali. Un incontro a porte chiuse, che ha visto la partecipazione solo di consiglieri di Stato, deputati e municipali.
A trent'anni dalla fondazione del movimento ad opera di Giuliano Bignasca, Flavio Maspoli e Mauro Malandra, gli eletti nei consessi nazionali, cantonali e municipali hanno approvato i nuovi statuti che sostituiscono quelli originali e immutati del 1991. La nuova struttura prevede un Consiglio esecutivo e un'assemblea generale, con a capo un coordinatore, che gestiranno il movimento politico.
"In trentanni non solo la Lega dei Ticinesi è cambiata, ma il canton Ticino, il mondo è cambiato - spiega ai microfoni della RSI il consigliere di Stato, Norman Gobbi -. Quindi è importante e giusto darci nuove strutture, proprio perché abbiamo avuto una crescita importante nei comuni".
Nel Consiglio esecutivo della Lega siederanno per il momento i membri di diritto, quindi Boris Bignasca, Claudio Zali, Norman Gobbi e Lorenzo Quadri; i nominativi mancanti saranno decisi in una nuova assemblea che si terrà in autunno.