Usura, tentata estorsione ed esercizio abusivo del credito ai danni di connazionali, sono i reati contestati a cinque cinesi, arrestati dalla polizia a Milano.
Stando a quanto emerso dalle indagini si tratta di strozzini che avevano la loro base operativa nei casinò di Mendrisio e di Campione d'Italia, oltre che nella Chinatown milanese, dove agganciavano le loro vittime fra i giocatori in difficoltà. Gente senza scrupoli che imponeva un tasso di interesse del 500% annuo, il 10% la settimana che si attivava anche per prestiti di un giorno.
La banda era formata da sei persone, tre uomini e tre donne di età compresa fra i 38 e i 40 anni, uno dei quali ha evitato l'arresto in quanto rientrato in Cina. Per chi non saldava il dovuto c'erano minacce e pestaggi. L'indagine è stata avviata nel 2013, in seguito alla denuncia di una delle vittime. Gli inquirenti hanno identificato un centinaio di persone finite nelle mani degli usurai, anche perché sono stati trovati libri contabili della banda.
Marelli