Territorio

Washington alla scoperta dei sapori ticinesi

Luca e Tom all’Ambasciata svizzera statunitense per parlare agli americani di cibo, di chilometro zero, di gusto e di lentezza a tavola; tutto in salsa ticinese

  • 3 dicembre 2023, 07:00
  • 20 dicembre 2023, 10:42
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Autori ticinesi a Washington

Telegiornale 02.12.2023, 20:00

Di: TG-Herber/dielle 

La svizzera oltre i luoghi comuni, ovvero due ticinesi all’Ambasciata svizzera di Washington per parlare agli americani di cibo, di chilometro zero, di gusto e di lentezza a tavola.

Luca Crivelli e Tom Alemanno ne hanno fatta di strada, di certo non si aspettavano di arrivare sin qui per presentare il loro libro: “Se dovessimo tradurlo letteralmente direi che potremmo chiamarlo ‘My belly be ready to make some space’” spiega alla RSI sorridendo Luca Crivelli.

Ovvero “Pancia mia fatti capanna”, questo il titolo originale. Un po’ guida turistico-gastronomica, un po’ viaggio corale alla riscoperta della propria terra, i suoi sapori, i volti e le tradizioni. “Non la definirei una guida tout court, però – dice ancora Crivelli – . È piuttosto una raccolta di racconti, personaggi ed esperienze a chilometro ticinese, come lo chiamiamo noi”.

Insomma, ritmi e ricette “slow” da esportare nel Paese del “fast-food”. “Qui in America, da quello che ci hanno detto – spiega da parte sua Tom Alemanno – manca molto la cultura del cibo, delle tradizioni, dello stare bene, della biodiversità… e sono tutti i temi che trattiamo in questo libro che possiamo portare qui con piacere e anche con tanto orgoglio”.

L’ambasciata elvetica ha infatti colto l’occasione per far conoscere una Svizzera differente agli americani. “Non quindi fatta solo di Heidi, montagne e forse Lucerna – spiega alla RSI l’ambasciatore svizzero negli Stati Uniti Jacques Pitteloud –, c’è la volontà di fare conoscere anche le diversità delle culture”.  

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Da sinistra: Luca Crivelli, l'ambasciatore svizzero Jacques Pitteloud e Tom Alemanno

  • LC

Una serata da tutto esaurito all’ambasciata, per parlare di sostenibilità e cucina, di luoghi e di cultura. E la pancia americana desiderosa di farsi capanna per gustarsi il Ticino e tutto quello che può offrire.

“Sentir parlare del Ticino in questo modo è spettacolare. Ha così tanto da offrire!” dice ad esempio una signora presente alla serata. “Quello che mi ha colpito è la diversità del territorio, lo scoprire la varietà del cibo e come le persone fanno capo al territorio per la loro sussistenza” gli fa eco un altro ospite. “Ho imparato molto, del Ticino, le sue capanne… non vedo loro di andarci e fare escursioni” conclude una terza ospite.

Ma ancor prima dell’entusiasmo a stelle e strisce, Tom e Luca sapevano che questo libro non sarà l’ultimo.: “Abbiamo fatto un primo percorso, dal Ticino siamo arrivati qui a Washington e chissà in futuro dove ci porterà…” conclude Luca Crivelli.

Da questo libro è nata nel frattempo una casa editrice, nuove pubblicazioni e altre collaborazioni sono già in corso. Loro due, in fondo, l’America l’hanno già trovata.  

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