È sempre più folto il pubblico dei canali TV della RSI. Nel primo semestre del 2016 nella Svizzera italiana 42'300 persone, 600 in più rispetto all’anno precedente, hanno guardato LA 1 e LA 2 nel prime time. E questo nonostante la diminuzione del consumo televisivo totale. Nella fascia di maggiore ascolto quasi 4 spettatori su 10 hanno guardato LA 1 e LA 2, che hanno toccato nel loro insieme uno share del 38,3% (+1%), mentre sulle 24 ore l’indice si è assestato sul 30,6% (+0,8%). Un risultato particolarmente significativo anche perché quest’anno otto nuovi canali italofoni si sono aggiunti alla già cospicua offerta a disposizione del pubblico della nostra regione, portando il numero dei concorrenti esteri alla cifra record di 57 canali TV in italiano.
La partita Svizzera-Francia è stata la trasmissione più seguita, con 94'000 spettatori (senza contare le migliaia di tifosi davanti ai maxischermi e nei locali pubblici). Ottimi risultati (82'300 spettatori) anche per la puntata di Via col venti dell’11 aprile, con Aldo Giovanni e Giacomo e i Frontaliers, e per la lunga diretta dell’inaugurazione di Alptransit, con 30'000 persone davanti al teleschermo fin dal mattino per ben sei ore.
Il Telegiornale, seguito in media nell’edizione principale da 54'400 persone, e il Quotidiano (50'600) si confermano a loro volta appuntamenti irrinunciabili per il pubblico della Svizzera italiana.
L’offerta multimediale RSI vive una stagione di forte crescita, sospinta dalla sempre più diffusa abitudine al consumo di programmi su telefonini, tablet e computer: gli utenti unici (in media oltre 400'000 al mese) sono cresciuti del 32,6% rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno, e le visite complessive addirittura del 55%, con una media mensile di quasi 2 milioni di visite. Da segnalare infine l’impennata delle interazioni sulle pagine Facebook della RSI, che sono salite del 56% rispetto al semestre precedente arrivando a un milione. Un’ulteriore conferma che l’intensità del rapporto diretto fra la RSI e il suo pubblico cresce sempre più.
Lugano, 13 luglio 2016