L’utile di 6,2 miliardi realizzato nel 2015 da UBS non sembra accontentare tutti. Se da un lato il presidente della direzione della banca Sergio Ermotti si dice soddisfatto, dall’altro investitori e analisti non nascondono critiche e perplessità, soprattutto per quanto riguarda la mancata crescita nel settore dei capitali gestiti nei mercati emergenti.
Raggiunto poco prima dell’inizio delle contrattazioni, il CEO dell’istituto di credito ha ricordato che: “Il 2016 sarà un anno pieno di grandi sfide soprattutto sul fronte dei mercati finanziari particolarmente volatili”.
“Le tensioni macroeconomiche e geopolitiche sono particolarmente forti e questa situazione non favorisce gli investimenti”, ha sottolineato Ermotti, che in merito ai risultati raggiunti ha ricordato: “A partire da quest’anno torneremo a pagare le imposte in Svizzera, che ammontano ad alcune centinaia di milioni per il 2015 e altrettanti per il 2016”.
RG/bin
TG DEL
Il balzo di UBS, lo scetticismo delle borse
Telegiornale 02.02.2016, 13:30