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Armi chimiche, accuse all'IS

I jihadisti dello Stato islamico avrebbero usato gas di cloro in un attacco contro la polizia in Iraq

  • 24 October 2014, 18:55
  • 6 June 2023, 22:14
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Uomini dell'autoproclamato califfato a Tabqa (Iraq)

Uomini dell'autoproclamato califfato a Tabqa (Iraq)

  • reuters

I miliziani dello Stato islamico avrebbero usato gas di cloro durante un’offensiva contro le forze di polizia in Iraq, vicino alla città di Balad (nord di Baghdad). Lo scrive il Washington Post, che cita fonti vicine al Ministero della difesa iracheno. Fonti di sicurezze statunitensi, citate dal New York Times, hanno pure confermato di aver ricevuto informazioni in tal senso.

A rimanere intossicati sono stati 11 agenti, ricoverati in ospedale con sintomi di vomito, vertigini e difficoltà respiratorie. La diagnosi: avvelenamento da cloro. Nessuno di loro sarebbe però morto.

I testimoni raccontano che gli uomini dell’autoproclamato califfato hanno provocato un'esplosione che ha liberato una nube di fumo giallastro. In Iraq, i seguaci di Abu Bakr al-Baghdadi hanno conquistato dall'estate scorsa vaste aree in cui sorgevano gli impianti di armi chimiche dell'ex regime di Saddam Houssein. E anche se gli esperti continuano a ripetere che in tali siti erano rimasti solo circa 2’500 razzi vecchi e inutilizzabili, è anche vero che questi razzi erano pieni di gas nervino ed altri agenti letali.

ATS/ANSA/ludoC

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