La polizia italiana ha arrestato cinque persone, tre cittadini libici e due algerini, sospettati di essere i trafficanti di esseri umani ai comandi del peschereccio affondato mercoledì al largo della Libia, in un naufragio che si teme possa aver causato più di 200 morti.
I cinque sono stati identificati grazie alle testimonianze raccolte tra gli oltre 360 sopravvissuti, giunti giovedì al porto di Palermo.
Secondo quanto riferito dalle autorità italiane i migranti, nel corso del viaggio, sono stati maltrattati e picchiati.
ANSA/REUTERS/sf