In Austria il primo turno delle elezioni presidenziali ha sancito il trionfo dell'estrema destra, e allo stesso tempo la sconfitta dei grandi partiti tradizionali, i socialisti e i popolari.
Il candidato del partito della Libertà (FPOE), Norbert Hofer, ha ottenuto oltre il 35% delle preferenze, ed al ballottaggio del 22 maggio sfiderà il verde Alexander van der Bellen, secondo con circa il 21%.
Il socialista Rudolf Hundstorfer e il popolare Andreas Khol sono rimasti inchiodati all'11%: uno shock per la coalizione al potere, che ha guidato il Paese dal 1945.
"Abbiamo scritto la storia, oggi inizia una nuova era politica", ha esultato il leader Heinz-Christian Strache. Il suo successo riflette, oltre alla disaffezione verso i partiti tradizionali, le preoccupazioni dell'elettorato per la crisi dei migranti, che bussano sempre più numerosi alle porte del Nord Europa.
Non sono tardati i complimenti dei leader dell'estrema destra francese e olandese. "Fantastico", ha scritto Geert Wilders, "Complimenti al popolo austriaco", ha "cinguettato" Marine Le Pen.
afp/ZZ/joe.p.
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