Jair Bolsonaro all'evento di Miami (reuters)

Bolsonaro acclamato in Florida

L'ex presidente brasiliano ha difeso il suo operato, mentre il successore Lula da Silva lo accusa di essere stato la mente di un tentato golpe

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L'ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro è stato acclamato da centinaia di simpatizzanti venerdì in un albergo di Miami, di proprietà del suo ex omologo statunitense Donald Trump. E ha sorriso quando questi hanno gridato "frode!" per spiegarne la sconfitta elettorale di alcune settimane fa.

L'evento ha sottolineato la prossimità tra i due capi di Stato populisti americani, che mai hanno riconosciuto di essere stati battuti alle urne e che sin da prima del voto avevano espresso dubbi sull'affidabilità del risultato. A differenza di Trump, Bolsonaro non ha però mai affermato esplicitamente, a posteriori, che l'esito sia stato falsato. Non lo ha fatto nemmeno in questa occasione in Florida: nel suo discorso ha difeso soprattutto il proprio operato.

In Brasile, intanto, la giustizia continua a indagare sull'assalto ai palazzi del potere dell'8 gennaio. "Un tentato golpe" che Bolsonaro stesso ha fomentato e "a cui ha attivamente partecipato", secondo il suo successore Ignacio Lula da Silva, che è tornato a esprimere questa convinzione in un'intervista concessa a Rede TV.

Fuggito a Orlando ancora prima di passare formalmente i poteri, Bolsonaro secondo i suoi avvocati ha chiesto un'estensione del primo visto di 6 mesi che gli era stato concesso. Negli Stati Uniti, ma a Washington, arriverà presto (il 10 febbraio) anche il nuovo presidente, che incontrerà Joe Biden con cui parlerà soprattutto di impegni contro i cambiamenti climatici.

AFP/AP/pon
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