“Abbiamo deciso di occuparci degli otto pompieri e del loro comandante che in una notte di gennaio si sono ritrovati in una situazione assurda: salvare più vite possibili delle 4’000 persone a bordo della nave”. Così Carlo Lucarelli racconta il lavoro di ricostruzione raccolto nel podcast intitolato Apnea (sei puntate per RaiPlay) che ricorda i 10 anni dalla tragedia della Costa Concordia all’isola del Giglio.
Lo sguardo, come spiega lo scrittore e autore di programmi televisivi, è quello dei pompieri che hanno salvato una cinquantina di persone e che si sono trovati davanti agli occhi una situazione della cui gravità non avevano idea.
Lucarelli parla anche delle responsabilità collettiva a margine di quell’evento: la pratica del cosiddetto “inchino” (ossia la manovra compiuta nelle vicinanze degli insediamenti costieri, in modo da far rapidamente piegare e raddrizzare le navi da crociera, a mo' di saluto verso chi osserva da terra) era fin lì accettata. C’è voluto la tragedia degli Giglio per aprire gli occhi sulla pericolosità di queste pratiche.