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Downing Street, Penny Mordaunt ci prova

La ministra, fautrice della Brexit, è la prima candidata a scendere ufficialmente in campo per la successione a Liz Truss come leader Tory e prossima premier britannica

  • 21 October 2022, 21:02
  • 23 June 2023, 22:42
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Penny Mordaunt

Penny Mordaunt

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Di: ATS/M. Ang.

"Sono in corsa per unire il Paese, attuare i nostri impegni e vincere le prossime elezioni politiche". Così in un tweet la ministra Penny Mordaunt, prima candidata a scendere ufficialmente in campo venerdì per la successione a Liz Truss come leader Tory e prossima premier britannica.

Mordaunt, fautrice della Brexit pragmatica e attuale Leader of the House alla Camera dei Comuni, giunta terza nella sfida di questa estate dopo le dimissioni di Boris Johnson, ha anticipato con la sua candidatura quelle attese dei due favoriti: l'ex cancelliere dello Scacchiere Rishi Sunak e lo stesso Boris Johnson, accreditato di un possibile ritorno in sella.

Le porte girevoli e lo "scandalo" del vitalizio a Liz Truss per "soli" 45 giorni

Avanti un altro, un'altra o - più probabilmente - quello di prima, dunque. È tempo di porte girevoli al numero 10 di Downing Street, dove prende corpo l'opzione clamorosa (farsesca per qualcuno, inevitabile per altri) di una resurrezione lampo di Boris Johnson al posto di Liz Truss: premier di passaggio durata 45 giorni e a cui adesso le opposizioni chiedono di rinunciare al vitalizio da 115.000 sterline annue garantite di regola a tutti gli ex capi di governo di Sua Maestà, sventolando l'entità della somma come uno "scandaloso" privilegio della casta dopo meno di due mesi di mandato, uno schiaffo ai comuni mortali vittime della crisi economica.

Il dopo Truss

Telegiornale 21.10.2022, 22:00

Il carosello della politica britannica ha ripreso così a girare vorticosamente attorno a sé stesso e all'ennesima resa dei conti in seno alla parrocchia Tory per la scelta di un nuovo (o vecchio) leader destinato ad affrontare la burrasca del caos lasciato alle spalle da Truss: fra crisi internazionale, lacerazioni intestine e turbolenze finanziarie.

I pedoni sono sulla scacchiera e le mosse sono attese per tutta la durata di un weekend da paura che precede il verdetto di lunedì. Con il tentativo di Johnson di riprendersi la scena e il potere - dopo l'onta delle dimissioni obbligate subita solo 3 mesi fa e l'autoproclamazione a Cincinnato di turno - contrapposto ormai solo a due potenziali alternative. In primis 'l'indiano' Rishi Sunak, suo ex pragmatico cancelliere dello Scacchiere e quindi capofila dei presunti accoltellatori; e di rincalzo la ministra Penny Mordaunt, terza nelle quote dei bookmaker ma prima a scendere in campo ufficialmente oggi con due assi nella manca: un profilo più trasversale e l'impegno a confermare al suo fianco in veste di cancelliere Jeremy Hunt, garante dei mercati dal volto moderato appena paracadutato al vertice delle Finanze in nome della "stabilità" fiscale.

La prospettiva delle elezioni anticipate

In gioco, in casa Tory, c'è del resto l'ultima chance di allontanare la prospettiva di elezioni anticipate che le opposizioni ormai pretendono a gran voce, con buona parte dell'opinione pubblica. E dalle quali a un certo punto sarà difficile sfuggire in un contesto di crisi galoppante. Ma che per il partito di governo - in larga maggioranza alla Camera dei Comuni, per quanto lacerato tra fazioni e furiosi risentimenti incrociati - è vitale provare a rinviare almeno di un po' visti i sondaggi terminali più recenti che indicano al momento uno scarto record di oltre 30 punti dal pur non scintillante Labour in versione normalizzata di sir Keir Starmer.

Sunak ha raggiunto il "numero magico" per la corsa alla leadership

Intanto, nella serata di venerdì, il parlamentare Tobias Ellwood sostiene su twitter di essere con il suo appoggio il centesimo 'sostenitore di Rishi Sunak: se così fosse, significherebbe che l'ex cancelliere ha superato la soglia di sostenitori necessaria per correre alla leaderhip dei Tory. Lo riportano i media inglesi riportando anche una fonte della campagna che, sostiene BBC, ha dichiarato all'agenzia di stampa PA che Sunak ha raggiunto il 'numero magico'.

Tra gli altri conservatori che negli ultimi tempi hanno dichiarato di appoggiare Sunak ci sono l'ex segretario alla Sanità Matt Hancock e Tom Tugendhat. Naturalmente, non c'è ancora un annuncio ufficiale da parte di Sunak sulla sua intenzione di candidarsi.

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