Elezioni importanti in Europa
La premier finlandese Sanna Marin rischia grosso, la Bulgaria va al voto per la quinta volta in due anni, in Montenegro si sceglie il presidente e in Italia è in gioco la guida del Friuli
Quella odierna è una domenica alle urne in diversi Paesi europei, oltre che in Svizzera. In Finlandia gli elettori vanno al voto in una sfida aperta tra la premier uscente, la socialdemocratica Sanna Marin, la nuova leader della destra nazionalista Rikka Purra, in piena ascesa, e i conservatori della Coalizione Nazionale di Petteri Orpo.
La Marin, 37 anni, vede la sua poltrona a rischio a dispetto di una popolarità record, di una gestione esemplare della crisi del Covid-19, della fermezza nella condanna dell'aggressione russa all'Ucraina e della svolta storica per l'ingresso del Paese nella NATO. La nazione scandinava ha visto infatti la "battaglia" elettorale giocarsi tutta sui conti pubblici, il carovita alle stelle e i timori di una recessione.
L'ultimo sondaggio pubblicato giovedì dall'emittente pubblica Yle indica una situazione in bilico: la Coalizione Nazionale di Orpo figura in lieve vantaggio (19,8%), segue il Partito nazionalista euroscettico dei Finlandesi di Riikka Purra, mentre i socialdemocratici sono al terzo posto (con il 18,7%).
E pure dalle 7.00 si vota in Bulgaria per le elezioni politiche anticipate – le quinte negli ultimi due anni. Favorito è il partito conservatore Gerb dell'ex premier Boyko Borissov, rimasto alla guida del Governo in passato per quasi un decennio. Va detto che i sondaggi prevedono un nuovo Parlamento ancora diviso e frammentato, con conseguenti difficoltà per la formazione di un Esecutivo stabile. Del resto, all’ennesima crisi parlamentare e a nuove elezioni si è arrivati dopo che il capo dello Stato, Rumen Radev, ha sciolto lo scorso febbraio la 48a legislatura dopo tre tentativi falliti di formare un Governo.
Oggi, domenica 2 aprile, si vota pure in Montenegro per il ballottaggio delle presidenziali, che vede la sfida tra il capo di Stato uscente Milo Djukanovic, veterano della politica locale alla ricerca di un terzo mandato, e il giovane economista Jakov Milatovic. Milo Djukanovic è alla guida del Paese balcanico ininterrottamente da un trentennio come capo di Stato o come premier. Aperti dalle 7.00, i seggi chiuderanno alle 20.00. Al primo turno del 19 marzo scorso Djukanovic - leader del Partito democratico dei socialisti (DPS) - ha ottenuto il 35,3%, mentre a Milatovic - cofondatore del Movimento Europa ora (PES) - è andato il 28,9%.
E in Italia, si vota da stamattina alle 7.00 in Friuli Venezia-Giulia per le elezioni regionali che decideranno il nome del governatore e, nel caso di Udine e di altri 23 comuni, pure il sindaco e i Consigli comunali. I friulani chiamati alle urne sono oltre 1,1 milioni e si vota stamani fino alle 23.00 e domani, lunedì, dalle 7.00 alle 15.00.