Gran Bretagna, lockdown su 3 livelli
Boom di contagi: 13'972 nuovi positivi in 24 ore e 50 morti (per un totale di 42'875 vittime dall'inizio della pandemia)
"Un lockdown generale" come in primavera "non sarebbe la cosa giusta" ma allo stesso tempo "non possiamo lasciare che la malattia faccia il suo corso: ciò porterebbe a molte morti e il sistema sanitario sarebbe sopraffatto". Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson comunicando al Parlamento britannico la decisione di introdurre un lockdown con "tre livelli" di gravità delle restrizioni a seconda delle zone del Regno, che oggi (lunedì) ha registrato 13'972 nuovi casi (in aumento dai 12'872 della vigilia) e dove le ospedalizzazioni sono in crescita, tanto da superare quelle di quando fu decretato il confinamento in primavera e da indurre a riattivare tre ospedali di campagna predisposti all'epoca.
Il livello medio, ha spiegato Johnson, coprirà la maggior parte del Paese. Prevederà le regole attuali, vale a dire il limite di massimo sei persone per le riunioni e la chiusura alle 22.00 per i pub.
Il livello di allerta alto impone alle persone di non incontrare altre famiglie in posti al chiuso. Il Nottinghamshire e il Cheshire orientale e occidentale saranno compresi in questo livello.
Al livello di allerta molto alto saranno vietati gli incontri in casa e tutti i pub e i bar saranno chiusi. Inoltre saranno chiusi palestre, i centri ricreativi, i negozi di scommesse e i casinò. Johnson ha spiegato di avere concordato con la regione della città di Liverpool che questa entrerà in quest'ultimo livello.
Per Johnson le ulteriori restrizioni aiuteranno a salvare vite e proteggere il sistema sanitario allo stesso tempo, tenendo in moto l'economia ed evitando danni all'istruzione dei bambini e dei ragazzi.
Negozi al dettaglio, scuole e università rimarranno aperti, ha specificato Johnson. "Non è così che vogliamo vivere le nostre vite - ha detto - ma questo è il sentiero stretto che dobbiamo percorrere", evitando da un lato "il trauma sociale ed economico di un blocco totale" e dall'altro "l'enorme costo umano, e anche economico, di un'epidemia incontrastata".