È un mito che ha fatto breccia, una leggenda che ha lasciato il segno e non solo nel mondo del basket. Il 26 gennaio del 2020 moriva in un tragico incidente di elicottero Kobe Bryant, con una delle sue figlie e altre sette persone, tra cui il pilota.
Ad un anno di distanza, è ancora palpabile lo sgomento per quanto successo e il vuoto che ha lasciato la stella dei Lakers, campione fuori e dentro il campo.
A Los Angeles è un brulicare di murales per tenere viva la sua memoria. Ne nascono sempre di nuovi e non solo in California ma in tutto il mondo. Una mappa delle opere di street-art su Bryant, è possibile trovarla su kobemural.com. Domani la città di Reggio Emilia, dove il campione è cresciuto, inaugurerà la piazza dedicata a lui e alla figlia.